In Borsa ci sono giorni in cui non c’è niente da fare. Ci sono settimane se non mesi o anni in cui non c’è niente da fare.

E non ci sono strumenti, fidatevi, per prevedere quale sarà l’anno delle vacche grasse e l’anno delle vacche magre.

Vi sareste mai immaginati che nell’ottobre del 2018 si sarebbe sfasciato il mercato azionario in poche settimane con una perdita che sull’indice ha cavalcato l’onda del meno 30% ma su certe azioni ha significato una riduzione di prezzo del 50% e passa ?

Secondo voi l’Italia, vaso di coccio tra vasi di ferro, meritava pochi mesi or sono di quotare il doppio di quello che quota ora ?

Francamente no. La Borsa ha cercato di prevedere il futuro e non ci è riuscita.

Alla faccia di quelli che pensano che la Borsa sia razionale.

E oggi come oggi in Borsa è cambiata l’aria e dalla catastrofe imminente si è passati ad annusare l’affare imminente.

Prova ne sia che ne giro di pochi giorni il vento ha girato e il denaro ha iniziato a fluire copioso in Borsa.

Di seguito l’elenco delle azioni italiane che sono vicine ai massimi annuali di Borsa e quindi in situazioni di rialzo conclamato:

ENEL FATTO NUOVO MASSIMO A 130 GIORNI (di borsa) MA MINORE AL MASSIMO DELL’ULTIMO ANNO (52 WEEK): Massimo di oggi 5,25 Massimo a 52 settimane: 5,41 rapporto tra controvalore odierno e massimo controvalore dei 4 gg precedenti: 1,05

SNAM FATTO NUOVO MASSIMO A 130 GIORNI (di borsa) MA MINORE AL MASSIMO DELL’ULTIMO ANNO (52 WEEK): Massimo di oggi 4,112 Massimo a 52 settimane: 4,164  rapporto tra controvalore odierno e massimo controvalore dei 4 gg precedenti: 1,04

TERNA FATTO NUOVO MASSIMO A 130 GIORNI (di borsa) MA MAGGIORE AL MASSIMO DELL’ULTIMO ANNO (52 WEEK): Massimo di oggi 5,288 Massimo a 52 settimane: 5,224 rapporto tra controvalore odierno e massimo controvalore dei 4 gg precedenti: 1,09 controvalore

Di questi 3 titoli segnalo soprattutto Terna che sta rompendo i massimi storici e per un investitore cassettista è sicuramente una buona occasione:

2019 01 11 terna

Se notate tutti e 3 i titoli sono del settore energetico e questo la dice lunga di come sia messa in realtà l’economia italiana al di là dei numeri.

Oggi abbiamo comprato una azione a media capitalizzazione italiana e stiamo cercando di imbastire un portafoglio rialzista, cosa non facile e soprattutto lenta perché cerchiamo di comprare lentamente sperando di andare a target con la maggior parte delle azioni.

In altre parole accompagniamo il movimento rialzista del mercato.

Però questo richiede tempo.

E il lettore medio non lo capisce, vuole tutto subito. Vuole pagare 100 di abbonamento e ricevere subito 150 di profitto in un perverso meccanismo meccanico.

La Borsa non funziona così.

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L’assioma spendo 100 e ricavo 110 meccanicamente non funziona.

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