Quando scrivi di Borsa purtroppo ti devi occupare di tutto quello che influenza la Borsa.

E se la Borsa è influenzata dal coronavirus ti devi anche occupare del coronavirus.

Benché ovviamente io non sia minimamente titolato per parlarne, anzi mi fa anche un po’ schifo.

E te ne devi occupare anche in fretta perché questa mattina l’apertura del Ftse All share è avvenuta a prezzi di una distanza siderale rispetto alla chiusura.

Che contributo può dare Tomasini a questa vicenda ?

Cioè che cosa posso scrivere io di nuovo rispetto alle centinaia di ore di trasmissione sul coronavirus che sono state fatte in Italia e alle quali abbiamo tutti noi assistito ?

Come sempre scriverò alcune cose che altri non hanno scritto e quindi vi prego di perdonarmi se andrò fuori traccia perché il coronavirus non è il mio mestiere:

  1. SITUAZIONE DI PANICO: stiamo vivendo una situazione di panico esagerato relativamente a questo virus e questa situazione di panico è tipica dell’Italia. Quando una cosa è tipica dell’Italia io di solito sono portato a considerarla sempre con grande diffidenza perché noi italiani abbiamo la caratteristica di fare le cose diverse dagli altri e spesso peggio. Ho assistito come molti dei lettori alla conferenza stampa tenuta da conte sabato sera verso le ore 22.00. Una conferenza stampa da dilettanti allo sbaraglio, se posso permettermi da giornalista, con testi non preparati (ma forse non si poteva prepararli perché non si aveva tempo) ma nemmeno discussi tra di loro. Conte ha dato una pessima figura di sé con quel discorsetto sui valori costituzionali sull’opposizione che collabora, sui ringraziamenti in apertura e non in chiusura ai medici e alle forse dell’ordine, sull’art. 650 del codice penale per chi non rispetta gli obblighi dell’autorità che è come fare paura a una vecchietta parlandole dell’Ade, sulla fiducia dei cittadini che ottempereranno all’obbligo di quarantena … hanno parlato per 20 minuti buoni e non si capiva cosa avevano deciso e hanno ubbidito alla regola italiana che non ti preoccupi per quello che fai ma ti preoccupi per quello che dici presupponendo che tanto tra quello che dici e quello che fai c’è poi in mezzo il mare. Se un soldato vede il suo comandante nel panico la prima cosa che fa è che smette di avere fiducia. Gli italiani hanno visto questo: 3 personaggi sul palco che non sapevano che pesci prendere e hanno avuto una iniezione di puro panico. Scena tristissima.
  2. PROVVEDIMENTI TARDIVI: se vieni da una zona colpita dal virus (cinese o italiano che tu sia) devi andare in quarantena. Stop. Fine. Punto. E questo è successo solo quando il virus era già tra noi. Se il provvedimento fosse stato approvato a fine dicembre non saremmo oggi qui. Era difficile immaginarsi a fine dicembre per chi di mestiere si occupa di protezione civile che ci saremmo trovati in questa situazione ? Anche questo ha fatto sì che si sia reagito con il panico ad una situazione che invece era prevedibile.
  3. SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: il paziente 1 di Codogno si è presentato all’ospedale e l’ospedale che cosa ha fatto ? Nessun giornale si è chiesto finora se al paziente 1 di Codogno è stata fatta la fatidica domanda: ma lei è stato in Cina ? Lo hanno rimandato a casa dopo la prima visita, non so se vi rendete conto, lo hanno rimandato a casa. Cioè io vengo calla Cina, ho difficoltà respiratorie, io ti visito e poi ti mando a casa. Anche questo ha contribuito a creare panico in un secondo momento perché insinua il dubbio tra la popolazione che qualcuno là in alto non sappia gestire il bubbone.
  4. CALDO: nessuno ha fatto rimarcare finora che il coronavirus è come l’influenza, è termolabile e la bella stagione e le alte temperature lo ammazzano senza pietà. Quindi questa situazione non è la peste del secolo, basta che aspetti il bel tempo e la primavera o l’estate e scompare molto probabilmente da solo. Nel mio giardino ci sono già le margherite e ieri c’erano 16 gradi basta una settimana di caldo per diminuire la viralità di questa epidemia. Quello che voglio dire è che non continua in eterno, prima o poi naturalmente scompare.
  5. ANDAMENTO CONTAGIATI: nessuno ha fatto rimarcare che è normale che in una prima fase di una epidemia aumenti il numero dei contagiati perché semplicemente c’è più attenzione, perché già si erano contagiati prima e solo ora lo si scopre, perché le persone ancora debbono modificare i propri comportamenti, e via andare. Ecco questa è una cosa che dovevano dire in conferenza stampa ma si sono guardati bene dal farlo notare.

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Io se fossi stato Conte avrei adottato questa scaletta:

  • niente panico, è normale che vedremo aumento contagiati
  • ad un certo punto ci sarà una stabilizzazione e poi un rientro altrettanto rapido quanto l’espansione
  • in ogni caso il caldo ammazza il virus e quindi il virus arriva tra di noi con una ipoteca temporale
  • questi provvedimenti produrranno effetti in 7 – 14 giorni e quindi per vedere i primi segni di possibile miglioramento dovremo aspettare almeno una settimana. In questo frangente nessun panico quando il numero dei contagiati aumenterà.
  • useremo la forza per sigillare le aree contaminate senza ulteriore specificazione (senza citazioni di art. 650 c.p. che non ci crede nessuno, l’art. 650 commina 3 mesi di arresto e una multa di 206 euro per chi non rispetta gli ordini dell’autorità della serie che fa più paura una decurtazione di 6 punti della patente)
  • sono certo che tutti i cittadini troveranno quella unità di intenti che ci farà superare facilmente e rapidamente questa situazione (senza parlare di opposizione o non opposizione)
  • grazie a personale medico e paramedico e forze dell’ordine.

Io sono convinto che già da questa settimana l’andamento dei contagiati e la situazione generale dei provvedimenti emanati inizierà a produrre i suoi effetti e quello che oggi è stato un brusco crollo delle quotazioni si tramuterà in una buy opportunity.

Poi ovviamente se saremo stoppati saremo stoppati ma questo è un altro paio di maniche.

L’unica cosa: NESSUN PANICO !

Il PANICO è stato creato dalla improvvidenza con cui è stata gestita l’epidemia ed è l’unico aspetto che scomparirà rapidamente, magari il coronavirus no ma il panico sì.

Ed è per questo che pensiamo che questa sia una buy opportunity e non la fine del mondo, perché il panico ora sta sopraffacendo tutti e dobbiamo cercare invece di continuare a ragionare a mente fredda.

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