Perché con gli ETF short o a leva si ottengono performance non in linea con il sottostante? Perché si dice che la leva daily penalizza pesantemente l’operazione? E’ proprio sempre così? Lo abbiamo analizzato in questo video.

In questo video vediamo, numeri alla mano, perché spesso l’utilizzo di ETF, ETC o ETN short, sia a leva sia senza leva, tradiscono le aspettative degli investitori. Ma soprattutto capiremo che non è sempre così e impareremo a portare a nostro vantaggio il punto debole di questi strumenti. Ti consiglio di seguire il video dall’inizio alla fine perché il procedimento logico si sviluppa nell’arco di tutto il video con casi ed esempi.

Il problema di fondo, che affligge gli strumenti short e gli strumenti a leva è l’effetto compounding. Si tratta di un effetto matematico che si manifesta quando questi strumenti sono detenuti in portafoglio per due o più giorni di mercato. Senza scendere nei meandri della matematica finanziaria e delle leggi di capitalizzazione, l’effetto compounding è dovuto al metodo di calcolo, o meglio, del ricalcolo giornaliero del rendimento, che viene effettuato sulla base della chiusura del sottostante del giorno lavorativo precedente. In questo modo i profitti o le perdite di un determinato periodo si sommano alla base sulla quale sono calcolati i rendimenti del periodo successivo, che è poi il principio dell’interesse composto. E quindi in conclusione, a causa degli effetti “cumulativi”, il rendimento relativo a qualsiasi periodo specifico dipenderà dai guadagni percentuali (o dalle perdite) per quel periodo, più eventuali guadagni (o perdite) accumulati sull’investimento iniziale.

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Buona visione!