Fondi o ETF? Tre motivi per sceglierli entrambi
Quali sono i tre motivi per preferire un ETF?
Quali sono i tre motivi per preferire un Fondo comune di investimento?
Abbiamo deciso di mettere insieme questi due temi così divisivi perché non dobbiamo essere tifosi, al contrario, dobbiamo esplorare tutte le possibilità che questi strumenti ci mettono a disposizione per poter così scegliere quello che più si adatta al nostro personale stile di investimento.
Non solo, fra i motivi che portano l’ago della bilancia a propendere per l’uno o per l’altro, ce n’è uno in particolare, il più divisivo, che li accumuna entrambi: il costo.
Tre motivi per cui un risparmiatore dovrebbe scegliere un ETF per i propri investimenti.
1 motivo per preferire un ETF – la diversificazione
2 motivo per preferire un ETF – il costo
3 motivo per preferire un ETF – la praticità di utilizzo
Il primo ETF è uscito, negli Stati Uniti, addirittura nel 1993, da quel giorno tuti li abbiamo conosciuti ed apprezzati per questi tre motivi.
Permettono a tutti i risparmiatori di diversificare accedendo a mercati prima assolutamente inaccessibili.
Sono pratici da utilizzati perché vengono equiparati alle azioni, quindi io posso negoziarli anche intraday, posso applicare uno stop, un target o addirittura un trading system.
Il costo, come detto è un punto controverso e va trattato senza prendere le parti di nessuno dei due contendenti.
Un ETF ha un costo né alto e né basso in assoluto, ma semplicemente commisurato all’impegno richiesto alla società emittente per produrlo, promuoverlo e manutenerlo.
Considerato che alle spalle di un ETF c’è un algoritmo al lavoro non potrà mai costare al pari di un Fondo, o viceversa, un Fondo comune avendo un team di gestione non potrà mai costare come un ETF.
Con l’ETF noi non avremo mai la possibilità di fare meglio del mercato, e magari è esattamente quello che cerchiamo. Con questa scelta noi siamo consapevoli che sarà in capo a noi la scelta del dove investire, del timing, della gestione della posizione etc.
Con un fondo, abbiamo sì la possibilità di fare meglio, ma purtroppo anche quella di fare peggio, dunque dobbiamo dotarci degli strumenti giusti per individuare il fondo/gestore più performante.
Tre motivi per cui un risparmiatore dovrebbe scegliere un Fondo comune per i propri investimenti.
1 motivo per preferire un Fondo – il benchmark
2 motivo per preferire un Fondo – la liquidità
3 motivo per preferire un Fondo – il costo
Il benchmark è un tratto distintivo di molti strumenti negoziati, non solo i fondi.
Il benchmark in realtà è uno strumento molto democratico con il quale noi utenti siamo in grado di misurare le performance del fondo e fornire così un giudizio di merito implicito sulle abilità del gestore.
Spesso però i fondi comuni vengono criticati per essere eccessivamente appiattiti sul proprio benchmark.
A volte è vero, ma è compito del lettore ovviamente dotarsi degli strumenti giusti per poter selezionare i fondi che realmente battono il mercato.
La liquidità è uno degli indiscussi vantaggi dei fondi comuni di investimento; se non hai tempo, il consiglio è quello di lasciare agli altri lo stress di doversi confrontare con lo spread denaro lettera.
Questo è un punto che si interfaccia direttamente con quello dei costi, perché i costi dei fondi sono dichiarati nel KIID, mentre questo degli ETF è un vero e proprio costo occulto.
Non esistono purtroppo sul mercato, in particolare quello italiano, molti ETF che offrono un buon grado di liquidità, questo fa sì che si dovrà pagare un prezzo al mercato per entrare e per uscire; dovuto appunto, al differenziale (spread) fra denaro e lettera.
Se vuoi approfondire il tema della liquidità guarda il mio video.
Del costo abbiamo già accennato, e se ci pensi bene, converrai con me che un bravo gestore merita il giusto compenso al pari di qualunque altro professionista.
Il gestore di un fondo, che poi è sempre un team di gestione, deve essere visto come un manager a capo della mia azienda.
Il suo compito è molto semplice: farmi guadagnare, e se possibile, più della media di mercato.
Ancora una volta si torna al punto di partenza: devi avere a tua disposizione gli strumenti giusti per poter valutare il lavoro del manager e poi decidere se vale la pena, o meno, inserire quello strumento in portafoglio.
In questo caso, appare chiaro come gli strumenti messi a disposizione da RendimentoFondi siano implicitamente in grado di fornire un giudizio di merito sull’operato del gestore del fondo.
Cosa ne pensi?
Sono sicuro che detto così il costo che devi sostenere affinché un manager gestisca il tuo patrimonio non ti spaventa più come prima!
Se vuoi approfondire il tema legato allo scontro fra Fondi ed ETF ti propongo la visione di questi miei due video.
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(Articolo a cura di RendimentoFondi.it)