La questione della trappola di liquidità è un fattore davvero di fondamentale importanza soprattutto quando si intende intraprendere un investimento in ETF.

Tutti, ma proprio tutti dovrebbero conoscere almeno le basi della liquidità in generale, poi applicarla alla lettera al mondo degli ETF.

Sì, perché quando si parla li liquidità non si parla solamente di ETF, infatti, la liquidità è importante anche in ambito azionario.

Sono ben note le azioni cosiddette “sottili”, quelle che hanno un ridotto numero di scambi giornaliero. Queste azioni sono quotate sul mercato regolamentato AIM e vengono generalmente sfruttate in ottica di trading, da investitori esperti.

Oltre alle azioni può sorgere il dubbio che possa coinvolgere anche i fondi comuni di investimento ma non è così.

Come abbiamo imparato nell’articolo denominato “Cos’è il NAV dei fondi comuni di investimento“, che ti invito a leggere,  i fondi comuni di investimento non sono interessati da questo particolare aspetto perché non essendo quotati in real time sono negoziati ad un NAV giornaliero fisso che elimina alla radice qualunque eventuale problema di liquidità.

Se preferisci puoi vedere il nostro videoarticolo:

Tutti credono sia semplice investire in ETF.

Tutti credono che gli ETF siano semplici e provo di insidie, al contrario, imparerai che esistono dei costi occulti che è bene conoscere prima di approcciare un tale investimento.

Si sente sempre paragonare in maniera ingenerosa i costi degli ETF, assai più bassi, con quelli dei fondi comuni di investimento.

Spesso tale confronto è unicamente volto a portare l’acqua al proprio mulino.

Senz’altro la differenza di costo è incontrovertibile ma esiste anche il costo occulto degli ETF, legato appunto alla loro scarsa liquidità che raramente viene menzionato.

 

Concetto di liquidità

La liquidità di uno strumento finanziario può essere espressa in due modi:

  • come il numero di pezzi scambiato in una sessione di Borsa
  • come il controvalore in euro scambiato in una sessione di Borsa

Il volume secondo Borsa Italiana è definito come “il numero delle transazioni effettuate durante un certo periodo di tempo.”

Però è chiaro che un investitore per acquistate 1.000 euro di una azione che quota 1.000 euro dovrà limitarsi ad acquistare 1 azione.

Mentre per acquistare 1.000 euro di una azione che quota 0,01 dovrà acquistare 100.000 azioni.

Quindi, è normale aspettarsi che il titolo che in Borsa quota 1.000 euro a fine giornata avrà scambiato un numero sensibilmente inferiore di azioni sul mercato.

Da qui nasce l’esigenza di ricercare una unità di misura universale, trovata nel controvalore monetario, che indica appunto il flusso di denaro scambiato dall’azione nell’arco di una seduta di Borsa.

 

Esempio pratico di un ETF illiquido

Osserva le due immagini seguenti facenti capo all’ETF:

Ossiam Emer Mkts Min Varian Nr Ucits Etf – LU0705291903 – EMMV

Book Ossiam LU0705291903.

 

Grafico Ossiam LU0705291903. Fonte RendimentoFondi.it

 

Come vedi in questo esempio viene riportato un tipico ETF illiquido, il quale non solo in un giorno di contrattazione normale scambia zero euro, ma ha uno spread denaro/lettera pari allo 0.90% e un grafico con tanti gap (buchi).

Se vuoi vedere l’esempio completo, il confronto con l’ETF  l’Ishares Core Msci Emer Mkt Imi, allora leggi l’articolo completo chiamato ” La liquidità degli ETF: perché è importante conoscerla“.

In questo articolo abbiamo confrontato non solo i due grafici, ma anche i due book di negoziazione evidenziando il problema dello spread bid/ask.

 

I costi occulti degli ETF

Alla luce di quanto visto è evidente come sia sempre preferibile andare ad operare con strumenti che siano liquidi (in ottica di investimento), meglio ancora se molto liquidi.

Infatti, oltre ad un minor rischio avremo anche una maggiore efficienza sotto il profilo dei costi, perché come abbiamo visto, lo spread denaro/lettera, così come l’assenza di scambi giornalieri, di fatto rappresenta un costo implicito, aimè mai menzionato quando si parla di ETF, mentre sono tutti sempre molto solerti nell’evidenziare i costi occulti dei fondi comuni di investimento!

 

Come faccio a trovare gli ETF migliori?

 

Per aiutare sotto questo profilo i lettori, e quindi per dar loro modo di scremare i titoli liquidi da quelli illiquidi, nelle watchlist di RendimentoFondi abbiamo introdotto i volumi sia sotto forma di volume scambiato sia sotto forma di controvalore in euro scambiato.

Watchlist ETF-ETC-ETN suddivisa per liquidità. Fonte RendimentoFondi.it

Guarda dunque la video analisi completa nella quale ti mostrerò dal vivo il funzionamento di questo tool fondamentale per l’investitore consapevole in ETF.