Nuovi record in chiusura degli indici Nasdaq Composite e S&P 500 a Wall Street, trainati dai titoli tecnologici. Spettacolare il tentativo di sfondamento dei massimi di NVIDIA con obiettivo almeno a 140 e poi vediamo.

Gli investitori non hanno esitato a prendere posizioni long, nonostante l’attesa dei dati sull’inflazione USA, che saranno pubblicati oggi alle 14.30.

Se mi chiedete se tutto questo è possibile io vi dico che non è possibile eppure succede. E capisco benissimo quelli che non fanno niente in attesa del ritracciamento perché il sentimento è di essere in un mondo di matti.

Pubblico di seguito il grafico dei massimi cumulativi per anno del Nasdaq 100: in nero il 2024 e come potete vedere siamo solo all’inizio e quindi in questa rumba di matti potrebbe essere che davvero il rialzo continua fino alle elezioni USA:

Il nostro indice Ftse MIB40 sta costruendo una spalla destra che promette bene tanto più che abbiamo ancora 20 giorni davanti prima di agosto, ma mai dire mai e forse potremmo vedere i fuochi di artificio anche a Ferragosto.

E’ evidente che eccetto che i bancari il nostro mercato non offre molto e dobbiamo stare attenti a non farci prendere dalla foga vedendo opportunità dove non ci sono.

La pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo USA è sempre un momento cruciale per l’orientamento dei mercati e della politica monetaria della Federal Reserve. Tuttavia, potrebbe esserlo un po’ meno questa volta. Il presidente della banca centrale degli Stati Uniti, Jerome Powell, ha dichiarato questa settimana, durante le sue audizioni semestrali al Congresso, che non è necessario aspettare che l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2% per iniziare a ridurre i tassi, soprattutto perché il mercato del lavoro mostra segni di stanchezza.

Nel grafico di Goldman Sachs che segue l’andamento dell’inflazione USA: come notate con la linea rossa (che un indicatore privato di Goldman) siamo arrivati già al target dell’inflazione FED:

Pertanto, sì, la pubblicazione sarà seguita con grande attenzione da tutti gli osservatori alle 14:30, ma probabilmente saranno meno turbati in caso di delusione, purché i parametri economici rallentino. Gli economisti intervistati da Bloomberg prevedono un tasso annuo del 3,1% per l’indice complessivo. Questo rimarrebbe al di sopra dell’obiettivo della Fed, ma rappresenterebbe un rallentamento di 0,2 rispetto al mese di maggio.

Come abbiamo riportato nell’articolo di mercoledì con un grafico che parla da solo il tasso di disoccupazione è storicamente molto basso, al 4,1%. E’ la tendenza che mostra che la disoccupazione sta iniziando a risalire gradualmente e che l’inflazione continua la sua traiettoria discendente. Se finora la Fed si è concentrata maggiormente sui numeri, ora sembra che stia iniziando a interessarsi di più alla tendenza. Se così fosse, aumenterebbero le probabilità di una riduzione dei tassi nonostante quali dati macro possano saltare fuori.

Vediamo alcune azioni ITALIA:

UNIPOL: sicuramente la migliore

UNICREDIT: sta per ripartire di nuovo ?

Vediamo alcune azioni USA:

NVIDIA: rimpiange non avere dato un buy, secondo me toccheremo i 140 e poi si deciderà il fato dell’azione più sexy dell’anno

INTEL: sempre su

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