Oggi non ci sono dati e il mercato Italiano subirà l’impatto dei dividendi di una folta schiera di titoli big.

Tuttavia, i giorni a venire saranno più dinamici, con l’attenzione rivolta principalmente ai dati sull’inflazione nell’area euro e nel Regno Unito, agli indici PMI, alla crescita tedesca e ai risultati delle grandi catene di distribuzione americane, Walmart e Target. Il momento clou della settimana si avrà però mercoledì, con la pubblicazione dei conti finanziari di Nvidia per il terzo trimestre. E noi abbiamo NVIDIA in portafoglio.

Gli analisti si aspettano che il leader del settore dei chip per intelligenza artificiale riporti una crescita del fatturato e degli utili per azione superiore all’80% rispetto all’anno scorso. Il titolo della società ha registrato una performance straordinaria, con un incremento di quasi il 190% da inizio anno, un’impennata che ha contribuito in maniera significativa alla salita vertiginosa dell’indice S&P 500 verso livelli record. Una crescita fulminea che spinge trimestralmente le aspettative sempre più in alto.

Il problema è che quando le aspettative sono troppo elevate e distanti dal regno delle possibilità basta uno stormir di fronte e tutto precipita verso il nulla.

I rendimenti dei Treasury americani si sono mantenuti vicino ai massimi plurimensili, a causa di un abbassamento delle aspettative riguardo a un possibile allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve. Questo in seguito ai commenti di Jerome Powell, presidente della Fed, che ha suggerito che i costi di finanziamento potrebbero restare elevati per un periodo più lungo del previsto, e all’idea che le politiche commerciali, fiscali e migratorie promosse dal presidente eletto Donald Trump possano alimentare l’inflazione. Gli operatori continuano a scommettere su un possibile allentamento dei tassi da parte della Fed di un quarto di punto durante la riunione di dicembre, ma ora vedono circa tre quarti di punto di riduzione complessiva entro la fine del 2025, rispetto ai più di 100 punti base previsti solo poche settimane fa.

L’SP500 ha saggiato la resistenza precedente le elezioni diventando supporto e da qui dovrebbe ripartire:

 

Azioni italiane:

BPER: la comprano come se non ci fosse un domani e siamo sul massimo relativo precedente con un uncino in accumulazione.

FIERA MILANO: appena storna la prendiamo.

LEONARDO: da seguire attentamente, ha fatto una sparata di quelle che ti ricordano la gamba 1 e ci sarà la 2 e poi la 3.

 

TENARIS: gamba uno rialzista già esaurita, aspetiamo le altre

Azioni mercato americano:

AMAZON: sta rimbalzando sopra la resistenza, il momento è magico

 

 

COSTCO: idem sta scendendo sotto il punto di breakout precedente

GILEAD SCIENCES: anche lei ha toccata al ribasso il massimo annuale precedente

IBM: doppio minimo in formazione ?

LOCKEED MARTIN: doppio minimo in formazione ?

TESLA: mi piacerebbe prenderla a cavallo di 300

 

 

ZOOM: più scende meglio è

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