Nicolaj Konstantinovic Roerich nacque a San Piertoburgo il 10 Ottobre 1874. La sua poliedricità lo portò ad essere pittore, antropologo, diplomatico, archeologo, poeta, scenografo e costumista.

In gioventù si interessò di caccia, storia naturale e archeologia.

Il pittore Mikeshine lo accostò alla pittura e Nicholas si iscrisse all’Accademia delle Belle Arti, ma il padre, famoso avvocato, lo costrinse a studiare legge.

Già nei primi anni del Novecento si impose nella cultura russa: nel 1906 fu lo scenografo di Igor Stravinsky per il balletto ‘La Sagra della primavera’, nel 1917 fu nominato Ministro della Cultura, ma non accettò l’alta carica; successivamente in Tibet divenne rappresentate dell’Antico e Mistico Ordine della Rosa Croce.

Durante la rivoluzione russa decise di trasferire in Finlandia la famiglia: Helena Ivanovna Shaposnikov, la moglie, nipote di un celebre musicista, ed i due figli: Yuri e Svetoslav, per poi emigrare negli Stati Uniti, che divennero la loro seconda patria.

La sua pittura fu influenzata da artisti di qualità, in particolare da Paul Gauguin e Vincent Van Gogh.

Fu un esperto viaggiatore e un conoscitore dell’India, dove approfondì studi etnografici ed archeologici.

Il lato spirituale dellasua personalità fu piuttosto trascurato dai biografi.

In Asia venne considerato un ‘iniziato’, da chi lo aveva conosciuto. Le apparizioni di figure subliminali, avvenute in età infantile, gli diedero accesso a regni più profondi di realtà, donandogli la capacità di predire gli eventi futuri.

Fu membro della Società Teosofica e seguace della dottrina di Madame Blavatsky.

Difficile trovare un individuo con tutte le peculiarità che furono di Nicholas Roerich.

Acquisì una profonda conoscenza della letteratura e delle tradizioni della religione esoterica.

La sua dottrina è chiamata ‘yoga del fuoco’ (Agni Yoga): a differenza di altre forme di sapienza orientale e teosofica, i pericoli vengono affrontati e superati e non evitati. Per ‘passare attraverso il fuoco’ occorre non fuggire dal mondo, ma combatterlo attraverso la cultura, l’arte e l’educazione.

La sua prima spedizione in Asia fu accompagnata dalla presenza della pietra sacra di Cintamani, che la tradizione buddhista identifica in un frammento della costellazione di Orione, consegnata a Nicholas dalla Fratellanza Bianca per creare una missione spirituale di fondamentale importanza per l’umanità. Il meteorite, dotato di una forte carica energetica, in grado di attivare la creatività e la spiritualità in una persona, facilitò la comunicazione spirituale e telepatica, permettendo di ricevere messaggi dai Maestri.

Durante le sue spedizioni visitò il Deserto del Gobi, il Sikkim, il Kashmir, il Ladakh, lo Xinjiang, i Monti Altai, la Mongolia, il Tibet, la Manciuria, l’Himalaya.

Le missioni in Asia ebbero molta importanza a livello culturale e scientifico. Furono raccolti e studiati svariati materiali, con un notevole valore: reperti archeologici e antichi libri sul buddhismo, furono catalogati modelli di pittura tibetana, create collezioni geologiche e botaniche e trascritte le leggende e tradizioni locali.

Visitando i Monasteri buddhisti e interloquendo con la popolazione tibetana ebbe la consapevolezza che Gesù Cristo fosse passato attraverso quelle terre.

In molte occasioni Roerich si avventurò vicino al territorio di Shamballa, a oriente rispetto al Monte Altai, ma lo stesso affermò che il luogo Santo potesse essere raggiunto solo da poche meritevoli persone.

Nel 1929 e nel 1935 venne proposto come Premio Nobel per la pace per gli sforzi compiuti a favore della pace mondiale, per mezzo dell’arte e della cultura.

 

Fu definito ‘Guru russo’ per la sua levatura spirituale. Animato dall’obiettivo di ristabilire l’armonia nel mondo durante i periodi di crisi, si sforzò per creare bellezza, ovvero lavorare per la rigenerazione dell’Universo.

Roerich è un creatore di energie più che di forme, la sua arte svela le idee nel loro significato più profondo.

Le sue spoglie riposano, dal 13 dicembre del 1947, su una montagna prospiciente l’Himalaya, oggetto di molti suoi dipinti.

 

 

 

 

 

 

 

 

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