‘Quando la moglie è in vacanza’… in scena al teatro Quirino
‘Quando la moglie è in vacanza’ sarà in scena al teatro Quirino di Roma, fino al 18 gennaio 2015.
La commedia, tratta dal testo teatrale di George Axelrod che debuttò a Broadway nel 1952, è stata consacrata a livello internazionale dal film del 1955 del regista Billy Wilder, ‘The seven years itch’ (Il prurito del settimo anno), la cui protagonista è un’indimenticabile Marylin Monroe: un tal successo di critica e di spettacolo, che, nel 2000, fu inserita dall’American Film Institute al 51° posto tra le migliori commedie americane di tutti i tempi… un vero classico della modernità.
Il testo, tradotto da Edoardo Erba, è diretto da Alessandro D’Alatri ed ha come protagonisti Elena Santarelli, nel ruolo che interpretò Marylin Monroe: una fresca, vitale ed esuberante nuova vicina di casa di Massimo Ghini, editore simpatizzante di sinistra, che momentaneamente ‘single’, per la partenza di moglie e figlio in vacanza, si trova attratto dall’arrivo della nuova inquilina del piano di sopra e sopraffatto da questo ciclone irresistibile.
D’Alatri ha messo in scena nelle strade di Roma le manie erotiche dell’uomo medio, che sembrano intramontabili, e fa una satira di costume contro il perbenismo di una ‘middle class’, messa in relazione con le ambizioni di una ragazza che cerca di tratteggiare una personale individualità con l’impegno, in un mondo patinato della pubblicità, della moda e dello spettacolo.
Nella commedia il tutto è innescato dal prorompente arrivo della bella Santarelli, che nella vita come nella commedia proviene da Latina, nella quotidiana banalità di Ghini, un uomo irrisoluto che, più che attratto dalla vicina, sembra spaventato da quella opportunità apparentemente irraggiungibile.
Si evidenziano relazioni e comportamenti tra maschi e femmine, adattando però l’ambientazione alla nostra epoca e ai riferimenti culturali, affinché il tutto non risulti anacronistico: la città è una Roma contemporanea e non una New York degli anni Cinquanta, la vicenda si svolge in un attico glamour che si affaccia sui tetti di Roma, e gli inediti brani scritti da Renato Zero sottolineano con enfasi lo spettacolo nella cui scena si alternano gli attori, con una attuale immediatezza.
Senza intervallo, la commedia si caratterizza di due tempi narrativi: ‘il reale e la proiezione delle reciproche insicurezze dei personaggi. Un’opportunità per restituire al progetto tutta la freschezza dello sguardo sulle relazioni tra gli esseri umani’, come afferma lo stesso D’Alatri, il quale si è messo in discussione per rendere vive le proiezioni e le ansie dei protagonisti nel tentativo di proporre delle moderne soluzioni estremamente visive, come solo la rappresentazione teatrale può far realizzare.
In anteprima assoluta, il teatro Quirino propone una divertente commedia che, dopo ben sessanta anni, comunica con divertente modernità le dinamiche relazionali tra una donna e un uomo fortemente ipocrita, che finge di essere quello che in realtà non è: il tutto può essere sintetizzato come l’elegia dell’ipocrisia maschile.