Si al sole di primo mattino per la vitamina D
“La stagione estiva risveglia in tutti noi un unico desiderio, quello di esporci al sole sotto un cielo azzurro, in pieno relax, scongiurando questa terribile minaccia virale! Le previsioni fanno sperare in un calo considerevole dei contagi, auspicando una stagione estiva con dati sempre più favorevoli. Noi dermatologi stiamo vagliando anche l’ipotesi, che sembrerebbe esistere, di una correlazione tra l’alta percentuale di ultravioletti e la riduzione della virulenza da Sars-cov-2”. Bruno Mandalari, specialista in dermatologia alla Columbus Clinic di Milano, conferma quanto sia importante il sole. “Mi rendo conto che detto da un dermatologo potrebbe apparire profano, ma pochi minuti (5/10 min) senza protezione, nelle prime ore del giorno, con indumenti leggeri (maglietta e pantaloncini), possono favorire uno stimolo maggiore per la produzione di Vit D che, come confermano da tempo autorevoli studi scientifici, agisce sulla maggior parte dei tessuti, condizionando favorevolmente la giusta mineralizzazione delle ossa e lo sviluppo scheletrico dell’individuo. Inoltre, giocherebbe un ruolo fondamentale nella modulazione dell’infiammazione nelle persone infette da Sars-Cov-2 che sviluppano la malattia denominata Covid-19″. E’ comunque fondamentale proteggersi. “Le creme proteggono dai raggi ultravioletti del sole ma non sono un lasciapassare per rimanere ore stesi su un lettino. Meglio scegliere creme che forniscano una protezione sia contro i raggi UVA (responsabili dell’invecchiamento e del danno al DNA cellulare) che UVB ( i principali responsabili delle scottature e associati a tumori). Anche con la dicitura “resistente all’acqua” meglio riapplicare le creme dopo aver fatto più bagni lavandosi prima con acqua dolce”. Qualche consiglio per chi si è vaccinato? “Dopo la prima e seconda dose si potrebbero manifestare delle eruzioni cutanee, simili all’orticaria o all’eritema. Per queste tipologie di pazienti è opportuno aspettare un lasso di tempo di alcune settimane prima di esporsi al sole. Il suggerimento migliore sarà quello di esporsi gradualmente, utilizzando creme solari ad alta protezione ed eventualmente associandole a integratori che forniscono una fotoprotezione sistemica. Sono principi attivi conosciuti bene da noi dermatologi e d’indubbia efficacia”. Ma bisogna ben sapere che i processi di riparazione cellulare rallentano con l’età, e inoltre l’eccessiva esposizione solare, l’accumulo di mutazioni nocive nelle nostre cellule causate dai radicali liberi, danneggia il derma in profondità e causa un progressivo rallentamento dei processi di rigenerazione tanto da poter provocare alterazioni metaboliche cronicizzanti. Che fare allora? “Bisogna pensare a un ringiovanimento e un benessere della pelle naturale, in linea con la propria età e la propria bellezza”. La tecnica migliore? “Partendo dalle dinamiche individuali può essere: il laser (Erbium), la biorivitalizzazione, la radiofrequenza, l’uso del filler o di più metodologie insieme”.