Luca Zaia è uno dei presidenti di regione più amati, riconfermato per il terzo mandato nel 2020. Approda in terra sarda con il suo ultimo successo letterario che verrà presentato oggi, 29 luglio alle ore 19.30, presso il ristorante delle Rose per la seconda edizione di “Voci e storie a Porto Cervo”. In un dialogo con me e con Fulvio Giuliani, Luca Zaia è pronto a raccontarsi, a parlare di attualità e di gioventù, tema a lui molto caro. “Se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane”, nel suo libro Zaia ricorda una frase pronunciata da Giovanni Paolo II, finita, secondo lui, troppo presto nel dimenticatoio. In particolare, i ragazzi “maestri del futuro” hanno per lui il potenziale di una generazione migliore. “Lo ripeto sempre, tra i diciottenni di oggi c’è la ragazza o il ragazzo che diventerà presidente della regione, un coetaneo che sarà presidente della Repubblica o direttore di un ospedale. I giovani indicano la via, il conflitto generazionale è nell’ordine delle cose, noi venivamo contestati dai nostri genitori, loro dai nostri nonni e così via, Dobbiamo stringere questa alleanza con i ragazzi che sono decisamente migliori di noi quando avevamo la loro età.”. Con questo pensiero Luca Zaia, nel suo libro “I pessimisti non fanno fortuna. La sfida del futuro come scelta” Marsilio editore, lancia un messaggio di speranza e positività, in un lungo ripercorrere la storia dell’Italia, a partire dagli anni Sessanta, con testimonianze e ricordi della sua vita che si intrecciano con gli avvenimenti più importanti del nostro Paese. Un’analisi lucida ed accurata con riferimenti sociologici di un periodo storico importante, per arrivare alle sfide odierne, come la conversione ecologica, i diritti universali e le nuove povertà. “Non tutti i giovani sono sempre davanti al computer, molti di loro praticano sport. coltivano hobby, sviluppano talenti – prosegue il governatore -. Le nuove tecnologie servono, ma bisogna essere consapevoli dei rischi che possono comportare. Tuttavia è giusto chiedersi: quanti adulti si sono lasciati imbambolare troppo dai dispositivi digitali? Non è un fatto generazionale, ma di utilizzatori”.Idee che non restano solamente sulla carta ma si trasferiscono anche nello staff (molto giovane) di Zaia: “Mi trovo benissimo questo non vuol dire che noi siamo da rottamare, ma che loro sono la brezza che ci vuole per navigare bene. C’è un mix di spensieratezza che aiuta a fare molto di più”.

 

Luca Zaia

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