La liposcultira alimentare: non una dieta, ma un vero e proprio trattamento di medicina estetica
Si chiama Liposcultura alimentare, ovvero dimagrire, riducendo in armonia anche le adiposità localizzate senza ricorrere ad alcun intervento chirurgico. Il regime alimentare temporaneo che viene applicato presso lo Studio Bonaccorso dal dottor Salvatore Pennisi, medico chirurgo, specialista in nutrizione e medicina funzionale è in grado di ridurre la massa grassa in modo rapido e soprattutto mirato, grazie ad un programma alimentare personalizzato associato ad un’accurata integrazione. “In appena 21 giorni eliminando gli zuccheri e introducendo più proteine – spiega – si riduce l’insulina circolante, responsabile dell’accumulo di grasso”. Secondo questo metodo, l’introduzione di Proteine, amminoacidi e vitamine , stimola l’ormone della crescita GH che preserva la massa muscolare, ma brucia i grassi rendendosi utile sia per combattere l’obesità, sia per il sovrappeso e il trattamento di adiposità localizzate, anche in soggetti normopeso. Quello che colpisce di questo approccio al dimagrimento e l’armonia dei risultati, perché la liposcultura alimentare non è un intervento, ma riesce ad eliminare le masse grasse localizzate come un bisturi. “Durante il percorso -spiega il dottor Michele Bonaccorso dell’omonimo studio dove questo metodo è nato – può essere associata una terapia infusionale di ozono e un composto di antiossidanti, come il glutatione e l’inositolo che stimolando la funzionalità epatica e aiutano il paziente nel dimagrimeto. L’ozono aumenta il metabolismo e stimola la funzionalità tiroidea ed ha anche un’azione drenante. Dopo i primi 21 giorni al paziente viene poi dato una dieta di mantenimento reintroducendo i carboidrati. E’ possibile alternare al mantenimeto di circa un mese, più cicli di 21 giorni fino ad ottenere il risultato voluto. La liposcultura alimentare prevede un approccio ad ampio spettro che non trascura l’aspetto psicologico, perché troppo spesso arrivare all’obiettivo finale non è così facile, e talvolta a prendere il sopravvento sono la rabbia e la frustrazione, facendo così ricadere le persone in quei “vizi” che si vorrebbe eliminare e che si cerca di combattere. Come ogni regime dietetico che si rispetti è necessario farsi seguire da un esperto, dopo aver valutato lo stato di salute attraverso una visita medica, esami del sangue, una bioimpedenziometria, esame che serve a valutare la composizione corporea, per arrivare ad un regime personalizzato. “Questo metodo offre gli strumenti giusti per poi mantenere nel tempo un regime alimentare più equilibrato e una vita sana – prosegue Pennisi – chiaro che è proibito in gravidanza, allattamento, in caso di insufficienza renale, epatica e di diabete di tipo 1”. Oltre alla perdita di peso che risulta evidente, in questo regime alimentare sono davvero tanti i vantaggi considerato che grazie alla presenza di corpi chetonici, si sopprime il senso di fame, si protegge la massa magra e il tono dell’umore migliora portando ad una generale sensazione di benessere.