Quando all’America piaceva il Duce

UN DOCUMENTO ECCEZIONALE È un documento eccezionale quello pubblicato dal Washington Post. Un breve video del 1927 girato dalla Fox Service (l’antesignana di Fox News) in cui il Duce d’Italia, Benito Mussolini, manda il suo saluto agli italiani d’America e all’America tutta. La Fox fu la prima azienda media a comprendere il potere del suono associato all’immagine; per questo, in quegli anni, iniziò a spedire per il mondo i suoi tecnici e le sue troupe a riprendere i grandi eventi dell’epoca e i grandi personaggi. Vennero anche in Italia perché Mussolini era considerato il politico all’avanguardia nella capacità di comunicazione […]

  

Il Dottor Q esiste davvero: come la CIA controlla i social media

Q ESISTE DAVVERO “Q” è vivo e lotta con noi. Come chi è Q? Non avete mai visto un film di James Bond? Q era il leggendario Dottor Boothroyd, il capo della mitica “Sezione Q” dei servizi segreti britannici. Lo scienziato che provvedeva a rifornire l’Agente 007 di tutti quegli ammennicoli iperfunzionali: la scarpa-pugnale, il jetpack (che negli anni ’70 era pura fantascienza), le sigarette esplosive e via dicendo, compresa la leggendaria Lotus-sottomarino di La Spia che mi Amava. Dicevamo che Q esiste ma non è una persona sola e non lavora per i Servizi di Sua Maestà; Q è una […]

  

“Mentite come il diavolo!”: i media occidentali e Putin

L’OSSESSIONE PATOLOGICA In Occidente l’ossessione anti-Putin sta arrivando a livelli patologici; coinvolge l’élite politica, intellettuale e tecnocratica tra le due sponde dell’Atlantico. È una sorta di virus impazzito propagato dalle centrali dell’intelligence che utilizzano il mainstream (cioè l’insieme dei “media democratici” che sono democraticamente finanziati dal sistema bancario ed industriale legato a doppio filo a quelle centrali), per cercare di trasformarlo in immaginario da far assorbire all’opinione pubblica. L’intero sistema che si muove come un meccanismo perfettamente oliato da anni di tecniche manipolatorie; meccanismo che, su Putin e sulla Russia, è costantemente in azione. L’ULTIMA BALLA: UN ESERCITO SEGRETO IN EUROPA […]

  

Panama Papers: tutto quello che non torna

UNA STRANA STORIA Più di un anno fa, una mano sconosciuta sottrae l’immenso archivio digitale di “Mossack Fonseca”, lo studio legale panamense più famoso al mondo nella creazione di società offshore nei paradisi fiscali. Secondo alcune versioni la talpa sarebbe un ex dipendente dello studio, ma qualcuno sospetta che sia stata opera di hackeraggio messa in atto da sofisticate strutture legate ad alcune agenzie d’intelligence. I documenti crittografati sono in pratica l’intero archivio Mossack Fonseca dal 1970 al 2016; difficile credere che possa essere stato sottratto da una sola persona. Illazioni gratuite probabilmente, fatto sta che l’identità di costui (o […]

  

Twitter Terrorist

ALAA E ALI In due non fanno 40 anni e rappresentano la nuova generazione di “Twitter terrorist”, giovani musulmani occidentali che usano i social per contribuire alla causa islamista, fare propaganda e proseliti e raccogliere fondi per i combattenti jihadisti. Lei si chiama Alaa Esayed, ha 22 anni e viene da Kennington a sud di Londra. L’Old Bailey (il tribunale penale) l’ha condannata a tre anni e mezzo di carcere. Sul suo account Twitter (@bentalislam, figlia dell’Islam) ha pubblicato in meno di un anno oltre 45.000 messaggi (più di 100 tweet al giorno) inneggianti alla jihad e foto di jihadisti […]

  

Luca Telese tra “cuori neri” e cuori marci

DI QUA MA ANCHE DI LÀ Luca Telese è un giornalista di sinistra ma che, come molti suoi compagni, deve la sua fama e anche molti soldi, alla destra. Potrebbe rappresentare il logotipo dell’intellettuale col cuore dalla parte giusta e il portafoglio rigorosamente dalla parte opposta, se, un’affermazione del genere, non fosse un mancato riconoscimento ad uno che comunque ha coraggio da vendere nel difendere le proprie idee. La sua vita, politicamente iniziata distribuendo copie de l’Unità la domenica nei giardinetti di Cinecittà a Roma, è professionalmente continuata dentro la sede di Rifondazione Comunista di cui è stato portavoce e […]

  

Omicidi politici in Ucraina: perché nessuno ne parla?

IL CASO NEMTSOV Il 27 febbraio scorso nel centro di Mosca veniva assassinato Boris Nemtsov, storico oppositore di Putin e figura tra le più carismatiche della dissidenza russa. L’omicidio suscitò in Occidente enorme indignazione tanto che tutti i leader lo condannarono apertamente: chi ammonendo Putin di “svolgere un’indagine rapida, imparziale e trasparente” (Obama); chi esprimendo il proprio “shock e disgusto per l’assassinio spietato” (Cameron); chi ricordando Nemtsov come “un coraggioso e infaticabile difensore della democrazia” (Hollande). La presa di posizione di tutti i capi di governo occidentali (compresa la Merkel e Renzi), mise in moto una collaudata catena di comando […]

  

Ruby e il “rodimento” di Repubblica

QUANTO “JE RODE”? Il titolo più straordinario e fantasmagorico è quello di Repubblica: “La Cassazione salva Berlusconi”. Per il giornale di De Benedetti, Berlusconi non è stato assolto, ma è stato “salvato”. In questo titolo si riflettono la rabbia e il livore con cui Repubblica ha accolto la notizia. Affermare che Berlusconi è stato salvato implica, in un certo senso, che Berlusconi era colpevole ma che per qualche oscuro motivo non è stato condannato; un riflesso inconscio che però porta ad una conclusione clamorosa per un giornale-partito che ha fatto della devozione alla Boccassini e alla Procura di Milano, il […]

  

Gaza: come Hamas manipola l’informazione

Gabriele Barbati è un giornalista italiano inviato a Gaza per Tgcom24; in questo giorni ha raccontato su Twitter la guerra attraverso quel meccanismo immediato e drammaticamente sintetico dei social-media. Lo ha fatto raccogliendo, di volta in volta, testimonianze e fonti che aggiornavano le notizie sul conflitto. Due giorni fa, dopo aver lasciato Gaza, ha confermato nel suo ultimo tweet che la strage di bambini avvenuta nella scuola rifugio di Al-Shati non è stata causata da Israele ma da un missile di Hamas; esattamente quello che le Forze Armate di Tel Aviv avevano denunciato poche ore dopo i bombardamenti di Al-Shati e […]

  

Boeing-777: le prove russe e i silenzi dell’Occidente

Il 21 luglio scorso, il Ministro della Difesa russo ed il Comandante di Stato Maggiore dell’Areonautica hanno reso pubblici in una conferenza stampa alcuni elementi che sembrerebbero confutare molte delle ricostruzioni ufficiose e di stampa uscite nei giorni successivi all’abbattimento del Boeing-777 malese in Ucraina. Su questa conferenza stampa e sui suoi contenuti è sceso uno strano silenzio da parte dei media occidentali e dell’opinione pubblica internazionale. I grandi giornali americani ed europei, e le tv non hanno dato risalto a ciò che è stato detto dalle autorità russe. La cosa è ancora più inspiegabile considerando che, la conferenza stampa, […]

  

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