11Ott 11
I vostri pensieri / Laura
Laura ha amato e perso, Laura ha lottato ed è caduta, Laura vive la gente e la solitudine, ha conosciuto l’esaltazione della vittoria, (raramente) e il dolore della sconfitta( spesso) ma non è mai indietreggiata di un passo….caparbia e orgogliosa al limite dell’autolesionismo. Ciò che la sostiene sempre è la massima “trarre il meglio anche dalle situazioni dove non c’è meglio”. Ha imparato che solo così ha un senso la lotta, la sofferenza e la gioia, solo così si impara e si cresce. La vita è camminare contro vento…ma che sensazione meravigliosa!
Provo qui…per vedere che succede. Grazie
Cara Redazione, non so come ringraziarvi per la vostra gentilezza e per il vostro savoir faire! Troppo formidabili…i complimenti sono…galattici!!!
Gentile Annamaria,
benvenuta! Speriamo che riesca a districarsi in questo sito e che voglia arrichirlo con le sue riflessioni.
Buona giornata e…buon sito!
Cara Redazione…mi sto consolando…un po’ alla volta, sto entrando nel “cervello” del sito…sono neofita,e, credetemi non è poi così facile…perchè il sito è talmente ben strutturato, rispetto ad altri, che diventa difficile districarsi. Grazie.
Laura è una persona serena e mi ha contagiato. Anche il mio pomriggio sarà sereno. Il domani deve ancora arrivare. Grazie
Laura ha tratteggiato la vita di tantissime persone semplici, di quelle fuori dalle cronache, di quelli che non sono nati nella cerchia degli eletti, di quelli che quel che hanno se lo sono sudato e…goduto, perchè solo ciò che si raggiunge con la perseveranza ti ripaga con la gioia.
D’accordo con Laura e anche con A. Benn di Aprèslude! Ma ditemi perché anche il Savonarola era d’accordo col detto “Virtus laudata crescit”.
Permettetemi di affermare che mi stanno anche bene le dicotomie gioia-sofferenza, vittoria-sconfitta, eccetera, figlie del nostro pensiero cartesiano, “bi-polare”, che non ci avvicina all’UNO, ma ci allontana da LUI. Tuttavia, quando ogni giorno, urti contro muri di gomma (gomma da intendersi come segno di sponsorizzazione) quando dimostri che potremmo soffrire meno, vivere più sani, compresi i nostri cari – figli e nipoti – ebbene allora subentra un altro sentimento che ve lo lascio intendere.
Possiamo pensare ogni giorno alla morte, alla fine, al sacrificio quotidiano, a quanto siamo coraggiosi a venirne fuori. Non si può non essere d’accordo in merito. Ma, per me è meglio regalare un sorriso, anche un’illusione se serve. Perchè, quando non ci saremo più, il che è scontato ed inevitabile, di noi a chi resterà potranno così rimanere non i nostri pensieri scontati, non le nostre malinconie, bensì una luce con la quale percorrere altro cammino. Possiamo costruire una luce, anche piccola, da trasmettere ad altri che, dopo di noi, dopo di loro, ancora verranno.