In Borsa rally di Natale alle porte
Il rally di Natale è alle porte. Per “rally di Natale” si intende la tendenza dei prezzi ad andare al rialzo a cavallo di dicembre e di gennaio, tale per cui alcuni parlano anche di “effetto gennaio” sulle Borse. Perché esista questa tendenza è discusso, ma potrebbe essere da riconnettersi alle bozze di bilancio delle aziende sull’esercizio appena concluso che iniziano a circolare, all’ottimismo che trasmette il Natale tra gli investitori, alle decisioni di investimenti (asset re-allocation) che gli investitori fanno a fine anno, a tanti altri fattori di tipo comportamentale insomma.
Per il momento a guastare il rally di Natale incombe domani la riunione BCE dove potrebbero essere ridotti ulteriormente i tassi in un qualche modo e la riunione Fed il 16 dicembre dove potrebbe essere deciso un aumento dei tassi di interesse. Al di là della prima iniziale reazione dei mercati è da evidenziare come se i tassi vengono rialzati dopo 10 anni di bonanza negli USA significa che veramente l’economia USA sta correndo e se viceversa i tassi vengono in un qualche modo ridotti in Europa significa che la bazza dei tassi a zero durerà ancora parecchio (e si sta facendo già sentire sul mercato immobiliare con la ripresa delle compravendite). E la grande crisi è alle spalle. Questo in soldoni vuole significa che Nasdaq e SP500 hanno ancora spazio per correre e che abbiamo davanti il famoso rally di Natale. A questo si aggiunga che ormai tutti danno per scontato una forza relativa dell’Europa sul resto del mondo nel 2016 e questo è uno dei temi che stanno spingendo il listino italiano di nuovo al rialzo. Il popolo dei risparmiatori di solito considera il Fste MIB, un indice farcito di banche ed assicurazioni dissestate, che tecnicamente è sul fondo del barile ma dimentica che esiste anche un’Italia che lavora e che esporta prodotti industriali di prima qualità e quest’Italia da quale indice è rappresentata ? Dal Ftse Star, un indice che attualmente è sui massimi storici e che riproduciamo qui sotto per darvi il polso di come sul nostro listino vi siano ormai quotati due diversi Paesi:
Segnali operativi di Borsa:
IMA: E’ una società sotto il profilo fondamentale assolutamente unica potrei scrivere al mondo e non direi una bufala: ha un ROE 2014 del 48% e un ROI 2014 del 45% e il ROE si è mantenuto nel corso degli ultimi 3 anni sempre e comunque sopra il 30% e il ROE si è mantenuto sopra il 27%. A livello di fair value è correttamente valutata dal mercato ma questo non le potrebbe impedire di fare un balzo in avanti. Tecnicamente siamo sui massimi storici e il nostro pattern prevede di comprarla poco sotto un massimo importante durante una congestione (termine tecnico che sta ad indicare un movimento orizzontale) o un uncino (termine tecnico per indicare un “gancio” dei prezzi) da comprare sopra 48.50 (buy 48.50 stop).
BREMBO: Altro titolo fondamentalmente ottimo, con un ROE 2014 del 23% e un ROI 2014 del 20%. In questo caso a differenza di IMA ha rotto i massimi storici e sta volando verrebbe da dire (visto che li produce) senza freno. Da prendere su una congestione o su un uncino (sempre “gancio” dei prezzi all’insù )
MUTUIONLINE: una delle poche società di Borsa Italiana ancora sottoquotata con ROE 2014 da capogiro del 27% e ROI astronomico del 67%. Da acquistare in questa fare orizzontale con un obiettivo di crescita consistente. Guardate cosa significa per un titolo portarsi sopra il prezzo massimo segnato subito dopo il collocamento: è uno dei segnali più efficaci dell’analisi tecnica moderna.
MOLESKINE: Altra società sottoquotata di Borsa Italiana con un ROE 2014 del 18% e con un ROI 2014 del 26%. Da acquistare sempre e comunque. Anche qui obiettivo di crescita consistente.
SAES GETTERS: Il ROE 2014 non è particolarmente attraente ma la società sembra dai bilanci trimestrali del 2015 avere ripreso un percorso di redditività e per questo la Borsa l’ha premiata facendola uscire da una congestione orizzontale da manuale che perdura da illo tempore. Obiettivo molto molto in alto, sinceramente non sarebbe onesto stabilire un fair value senza avere atteso prima un bilancio 2015.
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