Trading systems: la macchina al servizio del trading

Mai era successo che 4 miei lettori postassero dei commenti uno dopo l’altro a seguito dell’articolo precedente “Come fare Trading”. Quindi rispondo di getto con un articolo sui trading systems. Argomento complesso ? No il modo in cui tutti possono fare trading. Di trading systems, almeno in Italia, fino ad una quindicina di anni fa era raro sentir parlare, perché erano pochi i trader intenti nello studio di questa nuova frontiera del trading e ancor meno quelli che possedevano quelle minime competenze di base per realizzare la portata della rivoluzione informatica applicata al mondo del trading.

Trading systems: cronaca di un successo annunciato

Oggi sono molti di più i trader che parlano di trading systems di quelli che non ne parlano. Vuoi perché la tecnologia si è diffusa a macchia d’olio non soltanto come presenza, ma anche come accessibilità e usabilità; vuoi perché prima o poi qualsiasi trader si rende conto che l’unico modo di sopravvivere alle tempeste emozionali causate dal trading è scaricare l’impatto delle emozioni su una macchina che ne sia priva; vuoi ancora perché al di là dell’impatto emozionale il trading è una attività scientifica e come tale richiede un approccio scientifico. Vuoi anche perché i programmi al servizio dei trading systems oggi sono molto più semplici di quanto non lo fossero nel passato: se prima per codificare una strategia ci volevano un trader e un informatico oggi molti trader sono in grado di fare tutto da soli. E vuoi anche perché i trader discrezionali ancora vivi – finanziariamente parlando – sono pochissimi fortunati nati con uno smisurato fiuto per gli affari.

Trading systems: stop alle emozioni

I trading systems si stanno largamente diffondendo, per una lunga serie di ragioni.

Il primo l’ho già anticipato: l’impatto delle emozioni sui risultati dell’attività di trading può essere devastante per molti individui. Euforia, senso di onnipotenza, rabbia, tristezza, depressione, isolamento, spirito di rivalsa: una sinusoide continua di emozioni positive e negative che alterano l’umore delle persone in stretta relazione con l’andamento contingente dei mercati. I trading systems permettono di scaricare tutto il peso psicologico del processo di investimento, riducendo tutto ad una serie di comportamenti meccanici dettati da analisi scientifiche di strategie che si dimostrano vincenti da un punto di vista statistico. Poi ci sono due modi di fare le cose: o si opera manualmente ogni volta che i propri trading systems generano segnali operativi (trading sistematico), oppure si codifica tutto sul computer e si lascia che i trading systems facciano tutto da soli (trading automatico).

Trading systems: quantificare le proprie strategie per valutarle correttamente

La codifica dei trading systems sui computer offre due enormi vantaggi. Il primo, vedi sopra, è quello di permettere al trader di operare meccanicamente. Il secondo è verificare su dati storici fino a dove le strategie che sembrano valide nel momento in cui le formuliamo siano veramente valide. L’analisi su dati storici permette infatti di verificare la bontà delle proprie strategie mediante la creazione di report di performance che contengono innumerevoli parametri di valutazione. Ma si tratta di un lavoro che richiede competenza, altrimenti si corre il rischio di commettere errori grossolani di giudizio (su come valutare i trading systems http://www.emiliotomasini.it/trading-systems/ ) . Uno degli errori più diffusi consiste nel fermarsi al valore che più di tutti solletica le papille gustative di quegli investitori che ricercano il guadagno ad ogni costo: il profitto massimo atteso. Gli investitori inesperti, infatti, nella valutazione dei risultati dell’analisi dei trading systems tendono sempre a focalizzare l’attenzione sui fattori positivi, sorvolando su quelli negativi. Il rischio delle strategie spesso non viene correttamente valutato, e questo è male.

Trading systems: cosa vi dicono che non si legge immediatamente nel report

Quando testati su dati storici in modo corretto, i trading systems offrono al trader una notevole quantità di informazioni fondamentali. Un altro elemento cui molti non dedicano la dovuta attenzione è, ad esempio, il capitale necessario affinché le proprie strategie possano funzionare al loro meglio anche quando inanellano sequenze di operazioni negative. Le perdite sono un male necessario dell’operatività di Borsa e non c’è modo di evitarle, a meno di non iper-ottimizzare le strategie, ossia di non creare strategie talmente complesse da generare pochissime operazioni, soltanto in determinati periodi di tempo e in particolarissime condizioni di mercato. Strategie che non funzioneranno mai nel mondo reale. Se volete farvi una cultura su questa materia dovete assolutamente leggere il libro di Robert Pardo dal titolo “La valutazione e l’ottimizzazione delle strategie di trading”. Un must.

Trading systems: operare 24/7 non è un problema

Uno dei limiti principali del trading discrezionale è rappresentato dal fatto che anche il trader più concentrato non può fisicamente seguire molti mercati e strategie allo stesso tempo. Del resto la diversificazione è uno dei concetti-chiave degli investimenti: per ridurre il rischio è opportuno ripartire il proprio denaro su più strumenti e mercati. Meglio ancora se sui diversi strumenti e mercati operano, in modo disgiunto o congiunto, diversi trading systems. Un altro rischio del trading è che strategie messe a punto con grande fatica e dispendio di tempo smettano di funzionare dopo un tempo più o meno breve di utilizzo. Il trader deve essere sempre pronto a rimettere i propri trading systems sul tavolo da lavoro, per aggiustarli e modificarli laddove necessario. A volte, purtroppo, capita che alcuni trading systems non funzionino proprio più, e che debbano quindi essere rimpiazzati da altri. Anche in questo ambito torna veramente utile l’automatizzazione del processo: mentre il computer lavora da solo ci si può dedicare alla ricerca di nuovi e più efficaci trading systems.

Trading systems: vi aiutano a scegliere al meglio le vostre politiche gestionali

Un altro limite dei trader alle prime armi è credere che una operazione di Borsa non richieda particolare studio, come se tutto fosse estremamente semplice. Pochi si rendono conto che agganciate ad una strategia di acquisto vi sono indissolubilmente anche polithce di gestione del rischio, del rendimento e del denaro. I trading systems sono insiemi complessi di regole, che devono prevedere anche appunto come gestire gli errori, che portano perdite, come gestire i guadagni, che devono essere monetizzati al momento giusto, e come impiegare il denaro disponibile, per massimizzarne la redditività. Un processo lungo e difficile, che richiede il procedere per tentativi ed errori fino a trovare il giusto mix.

Trading systems: servono a tutti, ma non sono per tutti

In definitiva, la definizione scientifica dei trading systems è quasi una tappa obbligata per gli investitori che desiderano muoversi in modo corretto in questo campo, ma data la difficoltà di molte delle fasi che portano alla corretta definizione delle strategie si tratta di una attività non per tutti: di tanti trader che provano a far da soli solo pochi riescono effettivamente nell’impresa. Per tutti gli altri ci sono i servizi di consulenza, le newsletter operative e i coaching tenuti dagli esperti. Con tutte le cautele del caso, in un settore in cui i venditori di fumo si sprecano.

Per saperne di più clicca qui http://www.emiliotomasini.it/trading-systems/

 

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