Siamo tutti buffoni noi trader di borsa, noi analisti finanziari, noi giornalisti economici, noi pennivendoli dedicati ai mercati finanziari ? Per i più a giudicare di fuori sì, inevitabilmente sì. Se tu guadagnassi in borsa perché mai dovresti continuare a scrivere sul blog del giornale ? Se tu conosci la formula per diventare ricco in borsa perché la vuoi condividere con gli altri ? Tempo fa un mio lettore psicotico in un commento a questo blog si chiedeva come mai Tomasini stesse qui a scrivere per lui e non fosse alle Bahamas su uno yatch con 10 fotomodelle russe. A parte la palese frustrazione sessuale del contestatore (Tomasini è sereno con sua moglie e non ha bisogno delle 10 fotomodelle russe) risulta davvero difficile di parlare di senso della vita di fronte ad osservazioni come queste.

Io ho iniziato a scrivere alla cronaca del Resto del Carlino di Sassuolo quando avevo 13 anni, maestro il grande Alberto “Albertino Iori”, il quale istruì subito il ragazzetto che da grande voleva fare il giornalista con una serie di paterni consigli. E siccome mi vedeva un po’ intimidito dal pubblico, quando andavo al consiglio comunale oppure in altri luoghi pubblici, una volta che a non so quale consesso pubblico un signore mi apostrofò dicendo “voi giornalisti tutti veduti, scrivete quello che vuole il sindaco, adesso ti dico io quello che devi scrivere … ” e giù ordini su cosa io avrei dovuto scrivere e allora Alberto Iori mi prese da parte e mi disse: “adesso Emilio torni dentro e gli dici urlando davanti a tutti: caro signore, io sono Tomasini e sul Carlino scrivo quello che mi pare e se non le piace vada pure in Tribunale a Modena e non mi rompa più che il Carlino di lei non ha paura. Chiaro ?”.

Ecco la prima risposta, almeno come me l’hanno insegnata a me: io scrivo quello che mi pare, se ti piace mi leggi se no puoi fare click da un’altra parte.

Se a te piace alzarti la mattina e sbrinare il parabrezza per andare a lavorare dove non so ecco a me piace scrivere quello che mi pare e quindi siamo pari, io non vengo certo a sgonfiarti le gomme per impedirti di andare a lavorare non so dove.

Secondo punto: effettivamente sotto il profilo accademico il dibattito se i mercati siano efficienti e se sia possible batterli ha tenuto banco nelle università per quasi 40 anni e qualche vecchio brontosauro universitario è ancora convinto che non si possa guadagnare. Debbo dire che negli ultimi anni, merito di accademici del calibro, per fare un nome tra i tanti,  di Andrew Lo del MIT, il messaggio che sia possibile guadagnare è potuto passare e oggi quasi tutti fanno i compiti enucleando quelle che si chiamano “anomalie” del mercato. Diciamo in parole povere che sì, è vero, i mercati non si possono SEMPRE battere ma esistono delle anomalie e quindi E’ POSSIBILE che ci sia qualcuno che ci guadagna. E se vuoi vincere il tuo bel concorso da ricercatore puoi sempre pubblicare un articolo su qualche rivista accademica di secondo livello identificando una qualsiasi di queste anomalie.

Nel 1999 per dare un nome e un volto agli speculatori di Borsa ho importato in Italia ed in Europa il campionato di Borsa TOP TRADER DI BORSA CON DENARO REALE, oggi confluito nella TRADERS’ CUP, una competizione di Borsa che raccoglie le tradizioni del precednete campionato. Nel dicembre del 2016 abbiamo proclamato i nuovi vincitori delle diverse categorie, molti con rendimenti a 3 cifre su poco meno di 3 mesi di gara. Si può guadagnare in Borsa ? Sì si può come lo dimostrano appunto le classifiche pubblicate su quel sito. Ad esempio un mio quasi omonimo, tale Paolo Tommasini, continua a vincere la categoria opzioni di anno in anno con rendimenti a 3 cifre. Se ne accorgerà qualcuno ? O forse a tutti piace sbrinare il parabrezza al buio della mattina padana ?

Ebbene a Bologna all’Hotel Savoia Regency il prossimo venerdì 24 febbraio dalle 10 alle 17 presenteremo al pubblico i vincitori della edizione 2016 del campionato di trading. ACCESSO GRATUITO E LIBERO previa iscrizione su http://www.riuscireinborsa.it/campionato-di-trading

AFFRETTATI AD ISCRIVERTI PERCHE’ ABBIAMO SOLO 80 POSTI IN SALA E GIA’ 30 SONO ANDATI VIA QUESTA SERA.

Però non mi postare qui sotto la solita lagna che in Borsa non si guadagna e siamo tutti cioccapiatti.

Dice un grande trader italiano … “alla maggior parte della gente non entra in testa che si possa guadagnare in Borsa” … in realtà la frase è più scurrile ma i lettori più birichini l’avranno già intuita senza io che debba per forza scriverla.

Leggi L’Indipendente di Borsa, l’unico sito con raccomandazioni di Borsa su azioni italiane a media e bassa capitalizzazione https://www.emiliotomasini.it/prova-1-giorno/

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