La sicurezza del Bund ancorata all’inflazione Ue …
Obbligazioni inflation – Isin DE0001030575: la sicurezza del Bund ancorata all’inflazione Ue
“Proteggersi in tutti i modi, sia sotto il profilo del rischio di credito sia dall’inflazione! E’ possibile – anche se costa – scrive Lorenzo Raffo firma prestigiosa del www.lombardreport.com – con una delle migliori obbligazioni inflation disponibili sul mercato, il Bund scadenza 2046, le cui caratteristiche sono: cedola 0,1% indicizzata all’inflazione, così come il capitale – scadenza 15/4/2046 – Isin DE0001030575 – importo 5,5 miliardi di euro – lotto minimo 1.000 euro – quotazione su Tlx. Perché sceglierlo?
1°) Ha rating AAA
2°) Con la sua lunghissima scadenza rappresenta una protezione ad ampio spettro dal rialzo del costo della vita a livello europeo: è infatti indicizzato all’Eurostat Hicp, che copre un paniere di beni e servizi rappresentativo per l’Eurozona
3°) Essendo stato inserito sul secondario nel 2015 non ha alle spalle un’eccessiva inflazione retroattiva, che l’investitore deve riconoscere al mercato
Tuttavia questa leader delle obbligazioni inflation ha tre difetti:
1°) Quota molto alto (sui 117 euro), con un rendimento di fatto oggi negativo (-0,45%), non considerando il fattore inflazione, e sull’1,42% lordo, comprendendolo (ultimo dato disponibile: 1,87%)
2°) Evidenzia uno “spread” denaro/lettera piuttosto ampio (anche oltre 150 punti base), conseguenza di un mercato anomalo nella fase attuale
3°) Risente logicamente – sebbene in maniera indiretta – della pressione ribassista sul Bund e lo conferma il fatto che la sua quotazione sia scesa dai 132 euro del luglio 2016 ai livelli attuali.
A chi conviene la obbligazione inflation – Isin DE0001030575 ?
Questo trentennale fra le obbligazioni inflation si adatta bene – scrive Lorenzo Raffo esperto di obbligazioni del www.lombardreport.com – a chi voglia avviare un piano di acquisti sui “linked” non accollandosi però i rischi di credito di Paesi quali Italia, Spagna e Francia, altri importanti emittenti della categoria a livello europeo. Di fatto si va “flat” sull’aumento del costo della vita, il che può rappresentare un difetto o un pregio, secondo come ci si vuole porre rispetto all’inflazione. Se non la si considera un rischio strutturale per il proprio portafoglio, il Bund 2046 è assolutamente sconsigliabile. Se invece la scelta di proteggersi con obbligazioni inflation risulta decisiva, il puntare su una scadenza così lunga dipende da un’analisi globale di tutti Bund di tale tipo disponibili sul mercato. La maggior parte porta infatti sulle spalle molta inflazione retroattiva.
Chiudere gli occhi sulla obbligazione inflation – Isin DE0001030575e …
Il bilancio – scrive Lorenzo Raffo del www.lombardreport.com – fra punti forti e punti deboli non è netto. Dipende dalle evoluzioni future dell’inflazione a livello europeo. Una protezione tuttavia con un emittente super solido e su una scadenza assai lunga, in una prospettiva di progressivi posizionamenti sul titolo, è una strategia assolutamente difensiva in un contesto di mercato troppo incerto per l’obbligazionario. Richiede però nel frattempo di chiudere gli occhi e aspettare tempi migliori.
Un investimento in nominali 10.000 euro nel Bund 2046 comporta nella fase attuale un corrispettivo globale di circa 11.700 euro, comprensivo del coefficiente di indicizzazione e del modesto rateo.”