Il decano degli analisti finanziari ricorda, silenzio, tutti in rispettoso ascolto.

Guido Bellosta è forse uno dei più noti e navigati analisti finanziari italiani: una splendida carriera che lo ha visto scrivere pressoché ovunque sulla carta stampata prima e poi su quella on line negli ultimi 45 anni, sempre difendendo a spada tratta gli interessi dei piccoli azionisti. Gestore di fondo per qualche anno, autore di un libro di successo come “Battere la borsa senza essere un trader full time”, Experta Editore, 2007 ( Clicca qui per acquistarlo su amazon >> ), Guido Bellosta è stato l’interpretazione ante-litteram di quello che oggi viene definito un “trader on line” privato di successo.

Figlio di un brillante imprenditore milanese, laurea in statistica alla Bocconi, nipote di un nonno che già scriveva di Borsa agli inizi del ventesimo secolo per la stampa finanziaria, Guido ha iniziato da subito ad interessarsi ai mercati finanziari appena laureato perché non capiva alcuni calcoli riportati sulla stampa finanziaria ed epidermicamente era arrivato alla conclusione, senza nessun mentore e senza nessuna guida, che esistevano degli spazi per guadagnare in borsa semplicemente utilizzando il buon senso. Come si direbbe oggi in un aula universitaria, la Borsa non era efficiente, e a saperla leggere presentava delle anomalie che poteva essere sfruttate a proprio vantaggio.

Dotato di grande spirito critico, di un fiuto speciale per gli uomini e per le aziende, di una capacità di sintetizzare in un batter di ciglia moli enormi di dati di bilancio e numeri di Borsa, Guido Bellosta sulle colonne di www.LombardReport.com è stato l’autore per 20 anni di colpi memorabili, sempre condotti con passione e con una inclinazione naturale all’understatement.

Dai modi gentili e raffinati, un tocco di gusto bohemien nel vestire, Guido Bellosta è stato un protagonista indiscusso della Borsa Italiana negli ultimi 45 anni, apprezzato da decine di migliaia di investitori privati ma anche stimato dai grandi nomi di Piazza Affari, con molti dei quali intrattiene oggi una consuetudine familiare che è spesso rovinata solamente dalla sua ostinata convinzione di dover sempre e comunque difendere gli interessi dei risparmiatori, categoria di cui si sente araldo.

Sono riuscito a vincere la naturale ritrosia di Guido Bellosta dopo anni di insistenze e finalmente sono riuscito a realizzare una lunga intervista con lui nella sua abitazione milanese.

Una intervista che sono sicuro passerà alla storia della finanza italiana e che rimarrà per sempre una occasione preziosa per ricordare la passione di tutti quelli che hanno fatto Borsa in Italia nell’ultimo scorcio di secolo:

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