La Borsa cinese diventa hot ?
La Borsa cinese – scrive Lorenzo Raffo su LombardReport.com – sta crescendo più lentamente rispetto ai rush del passato. Ma quella di Hong Kong è arrivata su quotazioni molto alte. Una fotografia globale dei diversi mercati dalla penna di uno dei migliori commentatori di Borsa italiani.
Hot markets
La Cina – scrive Lorenzo Raffo su LombardReport.com – vale una puntatina o una puntatona? Di fronte a una Wall Street tirata è certo che le piazze del gigante asiatico – con le loro articolate distinzioni – hanno ancora margini di crescita per Shanghai e Shenzhen, sebbene il quadro generale sia caratterizzato da molti chiaroscuri.
Il panorama della Borsa cinese può essere così sintetizzato.
Borsa | Performance 1 anno | Trend in corso | Indicatori tecnici (1) |
Shanghai Comp. | +10,7% | Rialzista | Buy |
Shenzhen Comp. | +5,6% | Rialzista | Buy |
Hang Seng (H.K.) | +23,6% | Rialzista | Possibile inversione |
- (1) Su base daily e monthly Shanghai e Shenzhen in renminbi – Hang Seng in dollari Hong Kong
Vediamo ora cosa è successo ad alcuni Etf riferiti alla Borsa cinese.
Etf | Performance 1 anno | Valuta | Trend |
db x-trackers Csi300 | +11,9% | Usd | Rialzista |
iShares China L Cap | +15,8% | Usd | Rialzista |
Lyxor China Enter. | +12,3% | Eur | Rialzista |
Source China A50 | +21,4% | Cny | Rialzista |
db x-trackers Csi300 = indice composto dai 300 titoli con maggiori capitalizzazione di mercato e liquidità dell’universo delle società quotate con rating A in Cina
iShares China L Cap = indice composto dalle 50 società più grandi e liquide quotate sulla Borsa di Hong Kong
Lyxor China Enterprise = indice composto dai più importanti titoli categoria H quotati sulla Borsa di Hong Kong
Source China A50 = indice composto dai 50 maggiori titoli categoria A quotati sulla Borsa di Shanghai o Shenzhen.
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La scelta degli Etf è avvenuta in base alla rappresentanza delle diverse categorie e non alle dimensioni – e quindi alla liquidità – del fondo, che comunque vede la seguente classifica ai primi quattro posti, relativamente a Borsa Italiana.
Etf | Isin | Valuta | Capitalizzazione (1) |
iShares China L.C. | IE00B02KXK85 | Usd | 508 |
Lyxor China Enter. | FR0010204081 | Eur | 431 |
db x-trackers Csi 300 | LU0875160326 | Usd | 281 |
db x-trackers China50 | LU0292109856 | Usd | 158 |
- (1) In milioni di euroAnalizzando tutti gli indici e gli Etf si notano due coincidenze:
● sono sui massimi a 52 settimane
●si è registrata una forte accelerazione nel mese di ottobre.
Una situazione quindi favorevole per le Borsa cinese, nella sua complessa rappresentazione, che forse è il caso di chiarire:
● gli indici di Shanghai e di Shenzhen riguardano l’area economica cinese, con valuta yuan e accesso più limitato per gli stranieri;
● l‘indice Hang Seng si riferisce alla piazza di Hong Kong, ma relativamente a società cinesi su cui possono investire anche gli stranieri, con valuta riferita al dollaro locale.
Fatte queste precisazioni- scrive Lorenzo Raffo su LombardReport.com – occorre sottolineare che la Borsa cinese (sarebbe più corretto dire le Borse cinesi) è vicina a livelli chiave, solo oltre i quali i trend rialzista proseguiranno. Considerando i tre listini principali, questi i riferimenti grafici.
Borsa | Valore attuale | Area congestione | Media m. 200 |
Shanghai Comp. | 3.390,2 | 3.400 / 3.650 | 3.214 |
Shenzhen Comp. | 11.399,1 | 11.690 / 12.680 | 10.408 |
Hang Seng (H.K.) | 28.476,4 | Su valori attuali | 25.362 |
Un riepilogo ora della situazione.
Borsa | Il quadro attuale |
Shanghai Comp. | Sui valori presenti c’è una vecchia resistenza del 2009, ma nel 2015 vi si registrò una fase di forte volatilità, che potrebbe ripetersi nei prossimi mesi, sebbene il trend rialzista degli ultimi due anni sia stato molto più lento rispetto al passato |
Shenzhen Comp. | Situazione abbastanza simile a quella dello Shanghai, ma qui un livello di resistenza rilevante è sui 13.600 punti, cioè nettamente oltre i livelli attuali |
Hang Seng (H.K.) | E’ arrivata su una resistenza forte, non lontano dal massimo storico situato oltre 31.000 punti. Da poco si è evidenziato un Doji Star Bearish, segnale di inversione |
Il quadro economico del Paese è così sintetizzabile.
Fattori positivi | Fattori negativi |
● La Banca centrale di Pechino ha dichiarato ieri che il quadro economico dà indicazioni di crescita anche nel secondo semestre 2017
● Nei primi due trimestri del 2017 il Pil – secondo le statistiche ufficiali (quanto attendibili?) è salito del 7% ● Gli indicatori di acquisti del settore manifatturiero sono improntati al segno più ● I consumi privati vanno bene |
● Mercoledì prossimo, per circa una settimana, si terrà il 19° Congresso del Partito Comunista Cinese, il dodicesimo dalla fondazione della Repubblica Popolare. Cosa ne uscirà?
● Attenzione al debito crescente: quello complessivo pubblico, privato e imprese, ha raggiunto il 260% del Pil ● L’indebolimento del renminbi è uno dei fattori di spinta della ripresa dell’economia cinese |
In sintesi – La Borsa cinese, nelle sue diverse connotazioni – scrive Lorenzo Raffo su LombardReport.com – ha dato conferme positive negli ultimi tempi, ma attenzione a due fattori: quella di Hong Kong non è lontana dai massimi storici e ha evidenziato segnali tecnici di possibile inversione; quelle di Shanghai e Shenzhen hanno trovato una spinta nella debolezza pilotata del renminbi. Ora è probabile una fase di stabilizzazione, ma molto dipenderà dagli esiti del 19° Congresso del Partito Comunista e dalla capacità della Banca Centrale di continuare a manovrare il cambio sul dollaro e quindi sull’euro. Le possibilità di crolli appaiono comunque residue nella fase attuale, salvo in presenza di dirompenti fattori geopolitici. Più probabile – conclude Lorenzo Raffo su LombardReport.com – un’accentuata e forse auspicabile volatilità dei corsi.
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