Come nasce una bolla speculativa? E oggi, siamo in bolla?
La finanza è sempre vissuta di bolle: shock di mercato in grado di azzerare i risparmi di una vita.

Cerchiamo allora di capire come riconoscere se il mercato è in bolla speculativa, comprendendo quando e perché si formano le bolle speculative e adottando un piano operativo che possa avvisarci per tempo dello scoppio di una bolla sui mercati.

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Una bolla speculativa nasce e si gonfia nel momento in cui i valori finanziari non esprimono più in maniera corretta i fondamentali dell’economia, dando vita ad uno scollamento crescente tra ricchezza reale e ricchezza finanziaria.

La domanda, che da mesi gira nelle sale operative, è sempre la stessa: “i mercati sono in bolla speculativa?”
Nel caso lo fossero sarebbe bene per noi individuare  gli elementi che la caratterizzano e, naturalmente, come possiamo cautelare i nostri investimenti.

Ovviamente non è facile dare una risposta netta o univoca, perché lo scoppio della pandemia ha sconvolto il sistema economico. Infatti, le ripercussioni sul ciclo economico sono state tali da rendere molto ampio il divario tra valutazioni azionarie ed economia reale. Quindi, potenzialmente, stiamo assistendo alla crescita della prossima bolla, ma questo non significa che i mercati siano ad un passo dal crollo. Altro elemento da tenere in considerazione, che potrebbe contribuire a descrivere i contorni della bolla finanziaria, è l’enorme massa di debito, pubblico e privato, che in moltissimi Paesi è ben oltre il 100% del PIL.

I cicli economici hanno tempi lunghi, mentre la finanza corre veloce. Ne consegue che se l’economia globale non riesce, in tempi ragionevoli, a ricucire il gap con la finanza la bolla anziché sgonfiarsi tenderà a crescere e poi ad esplodere. Un modo per mettersi dalla parte della ragione è quello di osservare le evidenze dei dati fondamentali per capire se la bolla esiste, quali dimensioni ha e se è pronta a scoppiare, ma mettendoli in relazione con un modello quantitativo di analisi tecnica.

Ed è quello che abbiamo fatto noi, analizzando le bolle del recente passato alla luce del modello Trendycator.
Abbiamo quindi testato il nostro metodo, per vedere la sua capacità di leggere in tempo utile un crollo dei mercati.

Nell’analisi dettagliata che puoi leggere qui, abbiamo analizzato:

  • Bolla speculativa della New Economy sul Nasdaq del 2000
  • Bolla speculativa dei mutui subprime e fallimento di Lehman Brothers del 2007-2008
  • Crisi dell’euro e default pilotato della Grecia del 2010-2011

(Articolo a cura di RendimentoFondi)