“Ieri in borsa Banco BPM ha superato il 10% a seguito dell’annuncio del giorno prima – da parte di Crédit Agricole – dell’acquisizione del 9,18% della banca di Piazza Meda – scrive Stefano Bonini sull’Indipendente di Borsa www.emiliotomasini.it – e a questo punto la banca transalpina che ha il proprio head quarter italiano a Parma diviene primo socio, davanti a una pattuglia di fondi.

azioni bpm

Le due banche si conoscono da tempo, infatti sono partner nella joint venture Agos, società leader nel credito al consumo.

Questa mossa del cavallo, che arriva dopo l’acquisizione di CreVal, rafforza ulteriormente la posizione dell’istituto guidato da Giampiero Maioli.

Per la cronaca, prima di fare OPA Crédit Agricole era entrata nel capitale del Credito Valtellinese proprio con una quota di poco inferiore al 10%.

Nei corridoi delle banche e in quelli dei giornali finanziari si parla da mesi di Banco BPM come soggetto al centro della nuova tornata di M&A, anche se la crisi ucraina ha un po’ rallentato il processo.

Se davvero Credit Agricole arrivasse a ottenere il 100% di piazza Meda allora si creerebbe il secondo gruppo bancario in Italia, superando Unicredit, che davano tutti come favorito alla conquista di Banco BPM.

La questione è spinosa anche a livello politico perché la seconda banca italiana avrebbe la testa a Parigi.

In molti a Roma – continua Stefano Bonini sull’Indipendente di Borsa www.emiliotomasini.it –  ieri hanno iniziato a chiedersi se sia stato un bene aver rotto le trattative su MPS con Unicredit, che fonti interne dicono, chiedeva di non avere ostacoli nell’acquisizione proprio del Banco BPM.

Ben informati dicono che l’Istituto di Piazza Gae Aulenti avesse comunque previsto, per il 20 febbraio, di lanciare una OPA poi abortita, forse a seguito delle tensioni russo-ucraine.

Piazza Meda analizzerà la situazione nel CDA del 12 aprile, anche se l’AD Giuseppe Castagna ha tenuto a precisare subito che l’acquisto della partecipazione “non è stato preventivamente concordato con la Banca”.

La banca francese ha ufficialmente spiegato che “quest’operazione testimonia il forte apprezzamento di Crédit Agricole per le qualità intrinseche di Banco Bpm: una realtà solida, con un outlook positivo sul piano finanziario e un management team forte e con un comprovato track-record.

L’operazione – conclude Stefano Bonini sull’Indipendente di Borsa www.emiliotomasini.it –  consolida la relazione strategica e di lungo termine del Gruppo con Banco Bpm […] e Crédit Agricole intende ampliare l’oggetto della partnership strategica con Banco Bpm”.

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