Cristiani perseguitati nel mondo, ultime dall’orrore. Sono 2.500 i fedeli della diocesi di Maiduguri uccisi dalle violenze dei guerriglieri islamisti di Boko Haram in Nigeria. Bilancio terribile di morte, violenza, terrore fanatico che segue quelli di altre stragi, lo ha denunciato in un’intervista al quotidiano Thisday, il vescovo Oliver Dashe Doeme, rifugiato nella parrocchia Santa Teresa di Yola nello Stato di Adamawa, insieme a migliaia di fedeli.

Ancora una denuncia, stavolta da parte di monsignor Saad Sirop Hanna vescovo ausiliare dei cattolici caldei di Bagdad: “La situazione dei cristiani in Iraq è molto difficile, forse è il momento più difficile della loro storia bimillenaria: la loro esistenza nella terra dei Padri è messa in grande pericolo… L’arrivo dell’Isis, che vuole istituire uno stato islamico in Siria e Iraq, con la conquista di tre grandi città irachene, ha causato un danno gravissimo alla comunità cristiana in queste tre città non c’è più nessun cristiano, sono stati tutti cacciati via… L’autoproclamato califfato applica un integralismo fanatico e terrorizza la vita dei cristiani, portando la totale intolleranza… La scomparsa da Mosul dell’intera comunità cristiana è un terribile segno – ha continuato il vescovo – perché significa la cancellazione di un pezzo della storia del cristianesimo. I terroristi del’Isis hanno marchiato le nostre case con la lettera “N” di Nazareno, cioè Gesù, che loro considerano segno di infamia, di inferiorità razziale e religiosa. Hanno distrutto il patrimonio culturale e religioso delle nostre città: 120mila cristiani hanno lasciato le loro case, le loro chiese, le loro scuole, le loro terre; sono usciti, andati via, fuggiti senza niente verso il Kurdistan e le nazioni vicine”.

Le cronache dell’orrore sono senza fine. Per questo non vanno taciute ma raccontate, denunciate, spiegate. Perché non diventino storie “ordinaria violenza” a cui ci si abitua e alla lunga scivolano via pensando che in fondo – come siamo fortunati – non ci riguardano direttamente. Non è e non deve essere così. Il martirio di chi è perseguitato e ucciso per la fede che professa va fermato, denunciato con forza, in ogni sede.

Per questo il Giornale.it, con gli Occhi della Guerra, l’iniziativa di crowdfunding con cui – unico in Italia, finanzia inchieste nel mondo attraverso il contributo diretto dei lettori – ha lanciato il nuovo, grande reportage “Cristiani Perseguitati“. Per raccontare in presa diretta, senza filtri – con gli occhi e il cuore dei nostri giornalisti – le tragedie in corso in Iraq, Siria, Pakistan, Nigeria. Per fermare il martirio.
L’iniziativa è stata accolta con grande favore dai lettori de ilGiornale.it e il budget ha giù superato l’84 per cento del finanziamento necessario. Segnalo il reportage a tutti i blogger, invitando chi vuole e chi può a sostenerlo – anche con un piccolo contributo – e a diffonderlo. Ecco come fare

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