Bersani folgorato sulla via di Berlino…

Sarà un caso ma le vie della politica italiana che verrà passano sempre da Berlino. Pochi giorni dopo la visita di Mario Monti e l’incontro con la cancelliera Angela Merkel, è toccato al leader del centrosinistra e del Pd Pierluigi Bersani sbarcare nella capitale tedesca per sancire il patto di Berlino con Monti: “Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti”. Folgorato sulla via di Berlino, Bersani è uscito allo scoperto per far capire nella Germania della grande coalizione merkeliana che anche […]

  

Bersani ama la Fornero. E Fini…

Il segretario del Pd Bersani che cerca di tenere ferma l’alleanza con Nichi Vendola, che vuole rottamare Monti e la sua agenda, ma vuole allearsi anche con Casini, che però non vuole rottamare Monti e la sua agenda, nello scontro per la premiership in onda quotidianamente sul canale delle primarie, ha un punto in comune con Matteo Renzi: si appassiona ai ministri tecnici  e apre un bando di arruolamento pensando di arrivare comunque vincitore alle elezioni politiche. Chissà, forse ci sono i mercati da rassicurare, la Bce o forse il presidente Napolitano o frau Merkel, scegliete voi… Così Bersani sogna […]

  

Che fai, cacci Di Pietro…?

[photopress:vendola_con_di_pietro.jpg,thumb,alignleft]Vendola versus Bersani, tanto per cambiare. L’ala massimal – giustizialista della sinistra all’attacco del segretario del Pd. Nichi carica a testa bassa in difesa dell’alleato Tonino che il segretario del Pd dopo l’ultima lite vuol tenere fuori dalla coalizione del centrosinistra e tuona: “Non correrò alle primarie se cacci Di Pietro. Niente alleanza con Casini…”. Nuova puntata del tormentone rosso che di sicuro non sarà l’ultima, almeno fino alle mitiche primarie di coalizione. La narrazione politica vendoliana in tema di alleanze si carica di toni minacciosi, insomma. Guai a strappare la foto di Vasto, guai all’intesa con l’Udc (che peraltro […]

  

Fini è rimasto senza “ideona”

[photopress:fini_2.jpg,thumb,alignleft]Detto fatto, passate le amministrative, Pierferdinando Casini ha “saltato” alla Grillo sulla testa di Gianfranco Fini. Proprio così, il risultato di tanto affanno e agitarsi non ha prodotto granché in termini elettorali. Il centro si è frantumato. Semplicemente, non attratto voti targati Pdl e lega. E così Pierfurby – quello della cambiale in bianco al governo Monti, montiamo acritico della prima ora senza se e senza assieme a Fini e ai suoi, ha rottamato il Terzo Polo, Fli e Api rutelliana inclusi. Pronto a tenere le mani libere of course, in attesa di capire come ed eventualmente con chi correrà […]

  

Monti, il picconatore di case

[photopress:mario_monti_1.jpg,thumb,alignleft]Nella manovra equa per uscire dal baratro alla greca, il professor Mario e i tecnici al governo, con l’Imu hanno fatto qualcosa di simile a quelli che venivano definiti con orrore da molti (soprattutto a sinistra), “tagli lineari” alla spesa pubblica. Ovvero l’introduzione della “tassa lineare”, la famigerata (e per molti drammatica) Imu. Con una aggravante che difficilmente sarà cancellata dall’immaginario collettivo degli italiani: produce effetti a (negativi) a catena perché piccona sogni e speranze di quel vasto ceto medio che ha sempre considerato la casa, il mattone, un bene rifugio. Per la vecchiaia, per i figli. E mi riferisco […]

  

L’irresistibile caduta di Gianfry

Fini prima e dopo. Prima del voto del 14 dicembre con cui si voleva mandare a casa Berlusconi e il suo governo, Futuro e libertà aveva 36 deputati e 10 senatori. Dopo il voto che ha visto invece la vittoria del Cav, Futuro e libertà nato come partito (zoppo) alla Costituente di Milano, si è “ristretto” (per ora) a 29 deputati e al Senato ha detto addio al gruppo perché è sceso a soli 8 senatori (ma Pasquale Viespoli e Maurizio Saia sono dati in uscita) mentre ne servono 10. Si è consumata così, fra polemiche e veleni, la resistibile […]

  

L’ultima evoluzione di Fini: parla come Di Pietro

Gianfranco Fini ha varcato il suo personale Rubicone, Futuro e libertà diventa partito e inizia la traversata nel deserto verso la Santa alleanza che l’opposizione anti Berlusconi sta tentando di mettere in piedi per arrivare in un modo o nell’altro al ribaltone. Operazione – quella che di un’alleanza costituente, termine che piace all’ex dc Casini – che secondo Fini parte da una premessa: la collocazione di Fli nasce “per non ammainare la vera bandiera del Pdl”, perché rimane ancorato ai valori della destra… In realtà quello che è andato in scena in Fieramilano è il solito Fini-show che pur di […]

  

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