L’improvvisazione elettronica e il mondo dei metastrumenti
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A lezione con…Michele Tadini. E un nuovo corso trasversale in una delle Ville più operose della capitale lombarda, la “Simonetta”, e per finire una performance che si è giocata con la Finlandia. Siamo in uno spezzone del mondo elettronico del compositore italo-francesce suddetto, nel senso che è nato nel Belpaese ma anche lui come altri si è trasferito in quel di Parigi, uno dei paradisi mondiali dei suoi generi. Bene, qualche giorno fa Tadini, che è direttore dell’IRmus, l’Istituto di ricerca musicale dell’Accademia internazionale della musica, dopo un seminraio su “strumento-iperstrumento-metastrumento” (in separata sede dimostrazione in diretta di programmi da lui inventati) ha presentato il corso 2009/2010, probabilmente uno dei primi in Italia, che si rivolge a chi fa jazz e vuole impadronirsi dei segreti dell’elettronica per “dialogarci” con l’improvvisazione. Una novità. Pomeriggio di set elettroacustici “X_phase set” con strumentisti dei milanesi Civici Corsi di Jazz, un’installazione interattiva audiovisiva di Simonetta Sargenti e gran finale con concerto del gruppo da camera IRmus; tra vari da segnalare il tandem Michele Tadini-Enrico Intra.
Ma chi curioso – ma che non ne sa nulla perché parte di un pubblico specializzato – come può fare per accostarsi a questo universo di ascolti? Sapere qualche cosa di base non guasta. Per esempio che cosa è uno strumento, bene o male… Ma l’iperstrumento? “E’ l’esito della possibilità di ampliare le possibilità di uno strumento – viene spiegato in brevissimo -. Dunque suoni, timbri e potenza… e quant’altro”. Poi c’è il “meta-strumento”, ovvero lo strumento che non produce il suono ma lo controlla…, veder mondo-computer (ci sono libri e riviste e corsi online).
Elettronica, da chi cominciare per il repertorio? “Beh, i primi punti di riferimento – dice Tadini – sono Stockhausen, Berio e Ligeti…”. Lo spot lo facciamo noi per lui, anche Tadini, nella pattuglia con Francesconi, Goebbels e Aperghis e tanti altri a dire il vero, fino ai più “commerciali” Pan Sonic e Progidy. Segnalato da Milano Musica “musicista estroso e multiforme”. Michele Tadini si è preparato con Gorli, Manzoni e Donatoni; è stato direttore del centro Agon di Milano e per la parte elettronica ha collaborato per produzioni di personaggi quali Corghi, Maderna e Manca.
In allegato: Pan Sonic