Il viaggio nei multiformi suoni elettronici dell’era digitale ideato dalla direttrice Lucia Ronchetti per la sua terza Biennale Musica termina domenica 29 ottobre. Quattro gli appuntamenti in programma. Alle 9 l’ultima delle Lezioni di Musica che Giovanni Bietti – in diretta su Rai Radio3 dalla Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian – dedica alla musica per organo del 500 veneziano. Nel pomeriggio alle 17, nella Sala Concerti del Conservatorio Benedetto Marcello, l’artista di culto John Zorn con uno dei concerti più attesi del Festival, “The Hermetic Organ”. Infine, alle 21, per la sezione Club Micro Music, Nicolas Becker e Robert Aiki Aubrey Lowe accenderanno un’ultima volta il Teatro alle Tese.

“Quello che amavo dell’organo è che suonava come un’orchestra”. John Zorn, l’eccentrico polistrumentista e polistilista di New York dalla ricchissima cultura musicale radicata nel jazz, ha stupito ancora una volta i suoi numerosissimi fan quando è tornato allo strumento che per primo lo aveva affascinato. The Hermetic Organ è un’improvvisazione per organo che prosegue e rinnova il ciclo di concerti iniziata nel 2011 alla St. Paul’s Chapel della Columbia University e sfociata nella pubblicazione dell’omonimo album.

Un progetto che ha portato Zorn a suonare con organi di ogni epoca e provenienza e negli spazi più improbabili e inaspettati, The Hermetic Organ attraversa tutti i linguaggi sotto il segno dell’improvvisazione e della creatività. Perfetta espressione del senso drammatico di Zorn per il colore e i contrasti, in questa musica si sente la mente del compositore al lavoro in tutte le sue bizzarre permutazioni: enormi blocchi di suoni, accordi, cluster, contrappunto, drones, ostinati, melodie liriche e spesso tutte queste cose insieme.

I concerti della serie The Hermetic Organ sono allo stesso tempo elettrizzanti e trascendenti e non assomigliano a nulla di quanto ascoltato finora. E sarà ancora più sorprendente scoprire cosa potrà trarre John Zorn dal potentissimo organo del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, con la sua doppia macchina, costituita da un organo di destra e un organo di sinistra collegati da trasmissioni meccaniche che corrono sotto il pavimento e azionabili da un’unica postazione.

Il concerto finale accende il Teatro alle Tese con tutta l’energia della performance live di un’inedita coppia, due grandi artisti della musica per cinema per la prima volta insieme sul palco. Vincitore del Premio Oscar al miglior sonoro per il film Sound of Metal (2020), Nicolas Becker è sound designer, sound artist e compositore di fama internazionale, al fianco di tutti i maggiori registi – Amos Gitai, Roman Polanski, David Cronenberg, Christopher Nolan, Guillermo Del Toro, Alfonso Cuaron, per citarne alcuni. Diverso il percorso di Robert Aiki Aubrey Lowe, artista e compositore americano dalle tante collaborazioni con band post rock, poi noto con il moniker Lichens, legato all’ambito della spontaneous music, o neo psichedelia americana che tinge di note estatiche i suoi lavori. Lowe si è avvicinato alla composizione per film solo di recente, realizzando, fra le altre, la colonna sonora del remake di Candyman.