Libri / Scritti e pensieri: il “Sogno” aristocratico di Scelsi
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Giacinto Scelsi, un’altra opera letteraria. Dedicata a questo esponente del Novecento, è stata presentata a Roma: titolata “Il sogno” (edito da Quodlibet), a Roma ne ha parlato il musicologo Nicola Sani, presidente della Fondazione che cura l’archivio storico del compositore. Nel volume sono riuniti in modo organico gli scritti e i pensieri dell’autore.
“Uno viaggio all’interno del suono, l’elemento esaltato da Scelsi in maniera originale – ha rilevato Sani – segno determinante dell’avanguardia di un intero secolo. Ora conosciamo tutto di una vita riservata e aristocratica”. Di interesse le pagine riservate a intellettuali come John Cage, Jean Cocteau, Severino Gazzelloni, Virginia Woolf, che hanno affiancato la vita musicale dell’epoca in oggetto.
Nella presentazione è stato rilevato come è nato l’evento editoriale, frutto di indagini e ricostruzioni. Il ritardo della pubblicazione – ha spiegato Sani – è dovuta al fatto che si è trattato non di una scrittura ma di una dettatura. Una autobiografia raccontata su nastro magnetico con l’esplicita indicazione da parte di Scelsi che si sarebbe dovuta rendere pubblica dopo la sua morte. Stando così le cose non è stato facile ricostruire tutte le sue parti registrate: un testo non poco complicato, fatto spesso di divagazioni filosofiche e mistiche, di interruzioni, a volta anche di cancellazioni e frasi non sempre dette con ordine.
I curatori dell’opera, Luciano Martinis e Alessandra Carlotta Pellegrini si sono impegnati in un lavoro sui nastri magnetici: il che ha richiesto attenzione per non tradire l’autenticità della materia. I testi sono stati corredati da immagini, e da una introduzione critica di Quirino Principe. Il percorso di Scelsi risulta straordinario per l’originalità della sua musica e per la propensione alla poesia e alle filosofie orientali che l’hanno accompagnato.
In allegato: musiche di Scelsi