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“Era un virtuoso dello stumento, in senso moderno. Pianista con una tecnica formidabile, era capace di cimentarsi con valore sia con i repertori tradizionali sia con quelli delle nuove musiche. Nella sua attività, nel suo rapporto con gli altri si spendeva fino in fondo, con una grande capacità di capire, entrare subito nel vivo delle cose”. Al di là delle frasi e delle considerazioni di rito, la scomparsa di Antonio Sardi De Letto lascia un grande vuoto. In primis ovviamente, i suoi cari; gli amici, il suo pubblico che lo amava, i colleghi: non c’è persona che non si spenda per non ricordare la “sua umanità, la sua intelligenza”.

Tra quelli che lo hanno conosciuto più da vicino, ecco il compositore Gabrio Taglietti, suo amico. Che ha condiviso con lui e con il collega musicista Gabriele Manca un progetto sfociato nel 2008 in un’incisione per l’etichetta Stradivarius: “Studi per il XXI secolo“.  “Ricordo bene – attacca Taglietti raggiunto al telefono -. E’ capitato che io e Gabriele a un bel dato momento ci siamo resi conto che entrambi stavamo lavorando su degli Studi. Così, per la loro esecuzione, abbiamo pensato di coinvolgere proprio Antonio”. Risultato: un progetto eseguito magistralmente, ” a cui Antonio ha partecipato con consigli e suggerimenti, per esempio per quanto riguarda la successione dei brani”.

Sardi De Letto era conosciuto in tutto il mondo: nato a Roma nel 1963, si era diplomato in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia sotto la guida di Alessandro Drago, perfezionandosi in seguito con Carlo Dominici, Francesco Martucci e, a Vienna, con Philippe Entremont. Ha tenuto concerti nei principali Paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada, in Centro e Sud America e in Medio ed Estremo Oriente, ospite di istituzioni quali l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, il Maggio Musicale Fiorentino, i Concerti al Quirinale di Radio 3, l’Accademia Liszt di Budapest, il Gasteig di Monaco di Baviera, l’Accademia Glinka di San Pietroburgo, i Myra Hess Concerts di Chicago e la Grande Sala da Concerto di Pechino. Si esibiva singolarmente, ma ha anche fatti parte dello Iaus Piano Duo (con Orietta Caianiello), al fianco dell’attrice Anna Proclemer. “Era conosciutissimo – conclude Taglietti – ma per è stato un anti-divo per scelta, certamente non un carrierista della musica. Faceva quel che gli piaceva fare e lo faceva molto bene”.
In allegato: musiche eseguite dallo Ianus Piano duo (Sardi De Letto-Caianiello)