Strumenti / Una rivoluzione chiamata Synket
[youtube xZeKzuBLhfA nolink]
Quale miglior modo per ricordare il critico musicale Landa Ketoff e l’ingegnere Paolo Ketoff, i coniugi che misero buona parte della loro vita al servizio della musica. Una giornata all’insegna del compositore Karlheinz Stockhausen (1928-2007) martedì 5 luglio presso i giardini romani della Filarmonica; un avvenimento reso possibile anche grazie al Crm – Centro Ricerche Musicali di Roma (http://www.romagiornoenotte.it/classica-e-danza/articoli/estate-romana-stockhausen-concerto-prima-mondiale-urantia-accademia-filarmonica-romana-5-luglio-2011-informazioni-biglietti.html).
Il concerto è l’occasione – oltre che per ricordare la Ketoff, prestigiosa firma del quotidiano “la Repubblica“, anche per ricordare la nascita del Synket, inventato dal marito Paolo: la sua “creatura” fu il primo sintetizzatore impiegato nel cinema e nella musica d’avanguardia. Cronologicamente parlando, è apparso un decennio prima del Minimoog (http://it.wikipedia.org/wiki/Minimoog). Il Synket è stato per la prima volta usato dal vivo a metà degli anni Sessanta, all’American Academy in Rome. Il compositore fu John Eaton, che eseguì musiche scritte appositamente per il nuovo strumento, soprano e pianoforte.
Eaton, compositore impegnato sul fronte mircotonale, collaborò molto coi pionieri dei nuovi suoni, in primis di Kentoff, ma poi anche con Robert Moog, nello sviluppo di diversi tipi di sitetizzatori. Iloltre ha innovato un genere compositivo chiamato “tasca lirica”, lavori messi a punto per piccole formazioni diu cantanti e gruppi di camera. La sua opera più famosa è il “Grido di Clitennestra” (1980).
In allegato: musiche Synket