Biennale / “Musica, è tempo di mutazioni”
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“Forse stiamo assistendo a una sorta di mutazione genetica della cultura occidentale, della nostra tradizione. Viviamo in un mondo che fa sembrare anacronistici non solo il pensiero, l’approfondimento e la fatica, ma anche la matita e la carta, la pratica e l’artigianato”. Parole di Luca Francesconi, direttore della Biennale Musica di Venezia, che è arrivata alla sua 55esima edizione. Già, l’evoluzione genetica… Il tema di quest’anno di una delle manifestazioni più importanti dedicate alla contemporaneità nella musica è proprio: la Mutazione. “La Biennale 2011 – spiega il compositore Francesconi – parla di mutanti, di qualcosa che finisce, per lo meno nella forma in cui la conosciamo, per diventare altro”.
Un ragionamento che in numeri significa 76 compositori in campo – di cui 27 assolute novità – oltre 20 appuntamenti tra concerti, installazioni, performance audio-visuali, laboratori, incontri, concentrati in otto giorni di programmazione – dal 24 settembre al 1 ottobre – e, ancora: un Leone D’Oro già assegnato al compositore Peter Eotvos e un Argento agli italiani di Repertorio Zero. Tra le curiosità, ecco quella del Teatro delle Tese, che nei primi due giorni del festival sarà trasformato in un grande strumento musicale con l’Arpa di luce, del musicista e performer Pietro Pirelli, un’installazione visiva e sonora che estenderà le sue corde laser tra le colonne cinquecentesche del Sansovino.
Ecco alcuni degli appuntamenti-orchestre-interpreti-compositori che, in questa edizione, non si possono mancare. Si va dal 24 proprio al Tese con Eotvos e l’orchestra SWR Sinfonieorchester Baden-Bande und Freiburg, RepertorioZero (il 27). Anche lo Studio for New Music Moscow (29 settembre, Teatro Malibran) è da tenere sott’occhio. L’ensemble sarà a Venezia con un panorama musicale poco noto, come quello russo: accanto ai nomi consolidati di Vladimir Tarnopolski e di Faraj Karaev, quelli – alcuni non ancora trentenni e tutti da scoprire – di Olga Bochihina, Alexej Sioumak, Nikolaj Khrust e Vladimir Gorlinski.
Il centro di ricerche francese IRCAM di Parigi sarà presente con due concerti (il 28 e il 20 settembre). Alla manifestazione oltre all’Orchestra del Teatro La Fenice e quella della Rai, torna quella diretta da Andrea Pestalozza, Fvg Mitteleuropea Orchestra. Da segnalare Sentieri Selvaggi, Ictus Ensemble e l’Hermesensemble. Per poter leggere l’intero programma della rassegna basta collegarsi con il sito: http://www.labiennale.org/it/musica/programma/ensemble-rai.html?back=true
In allegato: musiche di Nikolaj Khrust