Generi / Alla Banda dell’Esercito piace Holst e Ticheli
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Ogni tanto ritorna, facendo ripensare ai suoi corpi celesti preferiti, al suo trombone suonato per “ripiegare” – preferiva il pianoforte che ha dovuto lasciare per motivi di salute – alla sua scelta vegetariana, la sua passione per l’India. Parliamo del compositore Gustav Holst (1874-1934), l’esponente del Novecento inglese che descrisse musicalmente i pianeti del sistema solare. Ora, a far rivivere alcune delle sue musiche, è la Banda dell’esercito italiano (102 elementi) diretta dal tenente colonnello Fulvio Creux che si avrà l’occasione di ascoltare il 18 aprile in diretta su Rai5 (ore 21, in diretta dalla sala Sinopoli dell’Auditorium Pardo della Musica di Roma); l’occasione del concerto – che prevede l’esecuzione anche di brani composti da Frank Ticheli, classe ’58, autore americano contemporaneo, assai prolifico proprio nel repertorio bandistico. Inoltre, verranno proposte pagine di Giacomo Puccini ed Ennio Morricone, interpretate dal soprano Rosaly Lucia Caiazzo
Affascina ancora il mondo musicale di Holst, che a un certo punto della sua carriera scrisse la sua famosa suites “The Planets” (i pianeti), che ancora resta la sua opera più amata e ammirata dal pubblico. Naturalmente la sua non fu una scelta a caso, visto il suo grande interesse per l’astrologia e la teosofia. “The Planets” è una serie di bozzetti musicali ispirati da umori legati ai pianeti, piuttosto che qualcosa di collegato all’astrologia.
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Ticheli, originario della Louisiana, attualmente vive a Los Angeles in California, dove è docente di composizione presso la University of Southern California: molte delle sue opere sono degne di nota, tanto che sono diventate dei veri e propri standard che vengono eseguiti in giro per il mondo. Ticheli scrive per banda, ma anche per orchestra e per il repertorio da camera.
In allegato: musiche di Holst e Ticheli