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Una mostra per ripercorrere il ruolo creativo di Padova, dai precursori medievali alle sperimentazioni della sconda metà del Ventesimo secolo. Benvenuti all’esposizione “Visioni del suono“, nella suddetta città veneta fino al 18 luglio 2012. Viaggio alla scoperta di quanto è stato fatto nel campo. Con una serie di domande e relative risposte, qualche esempio: quali sperimentazioni si nascondono dietro ai videogame e la musica di consumo dei nostri giorni? Quali ricadute sociali e tecnologiche? Quali altre prospettive?

La mostra è stata organizzata presso le sale espositive del Centro di Ateneo per i Musei di Padova (info: 049.8272135); interessante il ruolo di questo centro, che è stato nel Novecento ed è un punto di riferimento della sperimentazione mondiale, attraverso il Centro di Sonologia Computazionale. Nel percorso da visitare – fanno sapere gli organizzatori –  si innestano le ricerche più recenti su suono, spazio e gesto. Utilissimi i campi quali il sound design.

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Nell’esposizione si possono vedere partiture del secolo scorso, come manoscritti del Trecento, macchine per la musica elettronica, e, ovviamente, i computer. Degna di particolare nota è l’area dedicata alla compositrice e ricercatrice Teresa Rampazzi e ai suoi “oggetti sonori”; e ancora: il “Prometeo” di Luigi Nono e “Medea” di Adriano Guarnieri.

L’evento al visitatore dà anche la possibilità di frequentare delle postazioni interattive nelle quale giocare con i suoni e con la musica, conoscere le applicazioni e scoprire come si possono restaurare anche i suoni.
In allegato: le presentazioni della mostra