Ricorrenze / L’integrale delle “Sequenze”: per non dimenticare Luciano Berio
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Per ricordarlo con concerti e iniziative si sono mossi persino il “diavolo” e l’acqua santa della musica, ma anche un apostolo milanese del pianismo minimale. Ovvero, per ordine: il Divertimento Ensemble governato da Sandro Gorli, che coi suoi da certo pubblico viene considerato l’ala più ortodossa della contemporanea europea, i Sentieri Selvaggi cappeggiati da Filippo Del Corno e Carlo Boccadoro, per gusti e legami di partenza più verso l’America di Glass e Reich, e – dulcis in fundo – Ludovico Einaudi che per la ricorrenza ha già giocato fuori casa, con un’iniziativa a Roma. Nei nuovi appuntamenti, la gentile presenza di alcune delle migliori dame della vocalità del nostro tempo, Alda Caiello e Cristina Zavelloni. Ma partiamo dal principio.
Le due formazioni sebbene vicine ma non vicinissime per scelte e tipologia di spettatori, si sono ritrovate su un terreno comune, anzi un nome: Luciano Berio, la cui scomparsa avvennne il 27 maggio di dieci anni or sono, con grave lutto del mondo della cultura internazionale.
Gorli & Co. gli renderanno omaggio attraverso “Per Luciano Berio“, uno dei quattro progetti della stagione Rondo 2013: 30 appuntamenti, da gennaio a giugno, a partire da questa mattina al Museo del Novecento (ore 11); in programma la Sequenza I per flauto del 1958 (Lorenzo Missaglia allo strumento), la Sequenza II per arpa (1963) eseguita da Elena Gorna e Sequenza III per voce (1965-66) col soprano Caiello. L’integrale delle Sequenze beriane andrà avanti tutte le domeniche nello stesso luogo.
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Il 6 febbario tocca ai Sentieri Selvaggi, che per ricordare il grande compositore, eseguirà con il mezzo-soprano Cristina Zavalloni le “Folk songs” al teatro Grande di Brescia (ore 21). Alla direzione uno dei fondatori delle formazione, il compositore Carlo Boccadoro.
In allegato: Sequenza III e Folksong di Berio