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E chi se le scorda le “lezioni” di “C’è musica e musica” firmate da Luciano Berio. Per anni sono state custodite in Rai, poi con la “rete” eccole spuntare a pezzi. Ci volevano le celebrazioni di quest’anno per fare il passo ulteriore, ovvero la loro raccolta e pubblicazione. Un’opera video che bisognerebbe far circolare nelle scuole dell’obbligo e non, oltre che interessanti, anche assai godibili. In libreria è arrivato il doppio cd e un libro (Feltrinelli editore, collana Real Cinema), che ora le redono disponibili a tutti.

Era il 1972 quando la Rai che in quegli anni aveva tre orchestre, due ritmiche e una sinfonica, decise la realizzazione di quelle lezioni:  Berio ideò 12 puntate per il piccolo schermo, in cui affrontò varie problematiche sul fare, pensare e scrivere musica, con esempi come Monteverdi, fino ai Beatles.

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Un vero e proprio viaggio nel mondo dei suoni in cui il compositore coinvolse altri colleghi di spicco, come Pierre Boulez e Gyorgy Ligeti, ma anche i colleghi italiani Bruno Maderna e Luigi Nono. Ne venne fuori una chicca di cui si è continuato a parlare nel tempo. Sarebbe bello che qualcuno del calibro di Berio ripetesse la stesso “esperimento” con i punti di riferimento e i protagonisti di oggi.

Edito in occasione del decimo anniversario della morte del compositore, il cofanetto permetterà a un vasto pubblico di scoprire (o riscoprire) questo incredibile ciclo televisivo che riconduce a un tempo in cui la musica era ricerca e avventura: una serie televisiva che ha molto da insegnare, dire e far ricordare ancora oggi, in un’epoca in cui il panorama musicale è cambiato e altrettanto differenti appaiono il ruolo del compositore, l’impegno delle istituzioni e l’uso dei media.
In allegato: intervista a Luciano Berio e sue musiche