Sistemi compositivi 1 / Esseno, dall’ipno-ancestrale alla musica dell’oltrevita
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Metodi compositivi, da Pitagora in poi, fino ai giorni nostri: insomma di strada se ne è fatta parecchia. E sui sistemi per far musica la parola novità è sempre in agguato. Non ultimo nel tempo, ma recente e sicuramente degno di nota per originalità è il metodo cosiddetto “Ipno-ancestrale”, ideato dal compositore Alessandro Esseno, classe 1969 (http://www.alessandroesseno.com/index.htm). L’autore per spiegare le sue teorie ha pubblicato ben due libri, nel 2010, titolati: “Prolegomeni al metodo compositivo Ipno-Ancestrale” e “Il metodo compositivo Ipno-ancestrale”.
Passando proprio per la Grecia di Pitagora, lungo le strade della Fisica acustica di Gioseffo Zarlino, per approdare nelle terre dello yoga: il sistema compositivo è personalissimo, dunque non generalizzabile, è l’avvertenza. In alcuni casi, per scrivere, si parla persino di sedute medianiche, nell’ambito della cosiddetta musica trascendentale. Questo per fare un esempio, visto che nella composizione vengono coinvolti anche i differenti rapporti numerici tra suoni delle diverse tradizioni orientali.
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Il compositore, Alessandro Esseno, ha una storia assai complessa e articolata: pianista e autore di musica contemporanea, nella sua lunga attività ha esplorato le più diverse possibilità sia musicali sia tecnologiche. Per dirne una: nel 1990 ha iniziato uno studio mai effettuato da nessun altro, quello sulla musica dell’oltrevita, suoni scaturiti appunto nel corso di sedute medianiche e Channeling, all’interno della cosiddetta Metafonia.
In allegato: musiche di Alessandro Esseno