Pillole amare / Se la cultura musicale viene “svenduta”
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Quando in libreria cade… la mascella. Perché? A volte è una questione di prezzi. Un esempio per tutti, tratto da una storia vera, capitata qualche giorno fa a chi scrive. E’ vero che la cultura ha un “peso”? Pare che in certe situazioni no, proprio no… Lasciamo perdere le leggi del mercato… E se bisogna dar retta anche all’equazione più richieste/più valore (dunque prezzi alti), allora stiamo freschi. Per venire al sodo:
E’ capitato, nella suddetta libreria di cui non si fa volutamente il nome, di trovare un’opera di estetica musicale firmata da un autore di tutto rispetto, ovvero il professor Eugenio Trìas e per non barare – si è sempre sospetti quando si amamo le “cose” – e per sapere chi è basta dare un’occhiata al profilino del retro di copertina, quattro righe soltanto: “Barcellonese, è considerato il più grande filosofo spagnolo vivente (…)”. Ebbene “Il canto delle sirene” pubblicato da Argomenti musicali e da lui vergato, è la questione spinosa.
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Ebbene dicasi 3,40 euro: questo il prezzo a cui è stata venduta l’opera del 2009 ( poi non così vecchia), che alla sua uscita era stata messa negli scaffali a 34 euro. Il prezzo calato quasi di 10 volte. Non è possibile entrare nel dettaglio economico della faccenda; ma che svalutazione-scandalo. Solo il lavoro fatto di ricerca, scrittura, pubblicazione, neanche fosse carta straccia. Un libro scritto con maestria, argomenti forti, lavoro di documentazione. Eppure… E non è questione di argomento, fosse stato un saggio di stesso livello sulla religione o sulla letteratura o sulla matematica, sarebbe stato scandalo lo stesso.
In allegato: musiche del Novecento