Suoni in scena / “Invocami”, l’elettronica di Verga al servizio del teatro-danza di Afra
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Suoni e teatro. Un connubio spesso felice. Poco indagato dalla critica, poco fruito dopo lo spettacolo. Eppure, spesso, le sonorizzazioni fatte con onestà intellettuale all’insegna della ricerca, per la scena, andrebbero riprese, riascoltate, magari incise per diventare titoli. Uno degli autori italiani impegnati su questo fronte è il compositore elettronico, ma non solo, Giampaolo Verga, che ha lavorato per la colonna di una nuova creazione di teatro-danza di Afra Crudo, dal suggestivo titolo “Invocami” (al Macao di Milano il 25 e il 26 maggio dalle 21.30 in viale Molise 68, ingresso offerta libera). Composizioni originali e arrangiamenti, questi ultimi realizzati insieme ad Afra. Una trama affascinante dai colori dark – “la signora Campisanti, una donna dai limitati orizzonti culturali e di vita (…) vuole togliersi la vita…”, si recita nella presentazione.
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Verga, studi musicali al Conservatorio Giuseppe Verdi, diviso tra due (o tre amori), il violino e il calcio, alla fine ne ha preferito un altro: la composizione elettronica, come libero e originale ricercatore – alcune sue composizioni: https://soundcloud.com/giampaolo-verga -. Anti-divo per definizione ed eccellenza, i suoi lavori non sono contaminati da desideri né modaioli né, tantomeno, commerciali, così come quelli dell’autrice-regista e attrice Afra Crudo. Come si dice: dio li fa e poi li accoppia.