Improvvisazioni / La chitarra di Muthspiel colpisce ancora
[youtube 0-4w4LjezmA nolink]
“Rising Grace”, il nuovo album del chitarrista austriaco Wolfgang Muthspiel. Inciso per Ecm, per diversi critici è uno dei migliori lavori jazz dell’anno che sta per finire. Per metterlo a punto l’autore ha chiamato lo stesso trio di “Driftwood” (Larry Grenadier al contrabbasso e Brian Blade alla batteria) che per l’occasione si è trasformato in un quintetto con l’aggiunta di Brad Mehldau al piano e Ambrose Akinmusire alla tromba. “Rising Gracè, il titolo, ha diversi significati: uno di questi riprende in qualche modo il titolo di un pezzo che amo molto, ’Falling Gracè, ma se lì le linee sonore sono discendenti, nel mio lavoro vanno in direzione opposta. Gli altri significati? La nascita di mia figlia, il dono del suo arrivo e il vederla crescere” ha spiegato all’Agi.
La scelta del quintetto risponde alla necessità di avere “più voci per un suono polifonico, una ragnatela di colori e altri sfondi armonici per i miei assolo”. Nel quintetto il chitarrista è l’unico europeo; Grenadier, Blade, Akinmusire, Mehldau sono americani: il Vecchio continente, culla della musica classica, incontra l’epoca contemporanea. “Sono cresciuto – prosegue – ascoltando musica classica, che mi ha influenzato enormemente. Poi da ragazzo ho scoperto il jazz, e quando viaggiai negli Stati Uniti cominciai ad approfondirne la conoscenza. Credo che gli altri siano venuti a contatto con il jazz prima di me ma anche che abbiano avuto a che fare con la musica classica. Brad, ad esempio, compone e suona brani di classica. Il punto di incontro, il nocciolo del jazz, per tutti noi, è il rapporto con il tempo e il ritmo, da qualunque formazione si provenga”.