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Ultimo dilemma prima di Natale: si andrà a sentire un concerto di musica sacra occidentale? Un gospel? La Nona beethoveniana che non manca mai? Ci risiamo: ogni anno è lo stesso, la scelta non manca mai in una città, ma anche nei paesi, con i loro dintori, l’offerta anche lì ormai è sempre alta. All’appello di solito manca la musica contemporanea, anche il jazz rallenta e di molto. In mancanza di questi due generi che chi scrive segue di più, la scelta cade sulla musica sacra, soprattutto se Bach e dintorni. Peccato che i pezzi che girano siano sempre un po’ gli stessi, bello sarebbe per esempio che tornassero in auge i cosiddetti “Corali”, croce e delizia degli studenti di musica alle prese coi primi anni di composizione. Bach su questo è stato un Mago: di fatto sono uno dei pilastri della musica occidentale, forse non si esagera a dire che in buona parte sono i pilastri fondanti della Nostra armonia. Un bell’argomento per Natale, musica vocale da riscoprire.

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I Corali armonizzati di Johann Sebastian Bach consistono nell’armonizzazione in forma di corale di 189 melodie tradizionali luterane. Queste armonizzazioni occupano i posti da 250 a 438 del Bach-Werke-Verzeichnis. Ci sono inoltre altri corali armonizzati inseriti nelle cantate, nei mottetti, nelle passioni e nel piccolo libro di Anna Magdalena Bach. Le melodie dei corali non sono mai di Bach, ma sono sempre tratte da canti liturgici tradizionali della chiusa luterana. Divertiamoci a riscoprirli.