Repertori del Novecento / Scelsi, un nobile “microtonale”
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Si narra che il compositore Giacinto Scelsi, famoso compositore italiano impegnato sul fronte della microtonalità, a un certo punto della giornata dedicasse, nel pomeriggio, un po’ di tempo alle conversazioni. Con intellettuali e musicisti. Chissà forse pure in queste occasioni maturavano le idee che poi lui metteva in pratica con delle improvvisazioni pianistiche – era uno strumentista virtuoso – che venivano trascritte da “tecnici della musica” chiamati appositamente a farlo. Anche le “Quattro illustrazioni”, “Xnoybis”, “Cinque incantesimi” e il “Duo pour violon et voloncelle” devono essere nati in tutto o in parte in questo modo. Già proprio così: per godere gli esiti della sua arte c’è un’incisione degli anni Novanta della Accord coi brani eseguiti da Suzanne Fournier al piano, Carmen Fournier al violino e David Simpson al violoncello. Esecuzioni ben fatte. “Questo disco vuol dare un’idea dell’attività creatrice di Scelsi – recita la presentazione – in due sfere predilette dal maestro e rappresentate qui ognuna da due opere maggiori: il pianoforte e la musica da Camera per strumenti a corde”.
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Tra queste composizioni ci sono appunto i “Cinque incantesimi” che fino a quel momento non erano mai stati eseguiti. E poi Xnoybis considerata la composizione più importante di questo autore creata a metà degli anni Cinquanta. Stando all’idea del compositore rappresenta “la potenza dell’energia nell’innalzarsi verso lo spirito”. Infine le “Quattro illustrazioni” la partitura che cattura forse di più l’attenzione dell’ascoltatore, anche per la sua caratteristica di sintesi e diversità.