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Protagonista del rilancio della musica italiana a livello europeo, le sue composizioni hanno definito il panorama della civiltà musicale moderna del nostro paese. Per lo spazio “Sabato classica”, Rai Cultura rende omaggio al musicista e compositore Goffredo Petrassi nel giorno in cui ricorre il quindicesimo anniversario della scomparsa, avvenuta proprio il 3 marzo 2003. L’omaggio, in onda a partire dalle 18.40 su Rai5, si apre con il documentario a lui dedicato: “Musica come invenzione”, che ripercorre la vicenda, musicale e umana, dell’artista con una lunga intervista-confessione e le testimonianze dei suoi allievi. A seguire, il concerto tenuto nel 1994 presso l’Auditorium Giuseppe Verdi di Milano nell’ambito delle manifestazioni “Milano per Petrassi”. L’Orchestra Sinfonica di Milano della Rai diretta dal maestro Ralph Weickert esegue Ritratto di don Chisciotte, suite dal balletto e Concerto per flauto ed orchestra e Ottavo concerto, di Goffredo Petrassi.

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Le opere giovanili di Petrassi nascono sotto il segno di un neoclassicismo che rimanda ad autori come Igor Stravinsky, Bela Bartok e Paul Hindemith, senza dimenticare autori a lui vicini (Malipiero e Casella). Dalla metà degli anni ’30 inizia la fase del cosiddetto barocco romano sono chiaramente riscontrabili le riflessioni dell’autore sull’arte controriformista romana. A certo punto Petrassi si incammina su una strada essenzialmente libera ed autonoma, che lo porterà a notevoli risultati in una sorta di astrattismo sonoro atonale, dove la stessa dodecafonia (a cui l’autore non aderirà mai nel senso programmatico) viene considerata come uno dei tanti possibili mezzi espressivi utili ad esplicare il proprio universo sonoro.