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Lezioni di storia della musica dal Festival di Sanremo. Sì, proprio così, incredibile, un momento di musica “classica” del repertorio, con una piccola “sparata” che è saltata subito all’orecchio. Di molti. E’ successo l’altra sera quando sul palco è stata chiamata a esibirsi una figliola dall’aspetto mozzafiato,  Francesca Sofia Novello (secondo biografie Wikipedia che circolano in rete, modella nata ad Arese dopo il diploma di scuola superiore ha intrapreso l’attività di modella in contemporanea con gli studi all’università; è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza. Dal 2016 è la fidanzata del motociclista Valentino Rossi). Ebbene, dopo le presentazioni attraverso un dialogo tra la ragazza e il conduttore Amadeus e la “scoperta” che Francesca Sofia ha “mani grandi” e che ha studiato per “tre anni pianoforte”, il momento altamente musicale: la modella si è messa al piano sistemato al centro della scena, uno splendido coda, per far ascoltare al pubblico in sala e a milioni di italiani, udite udite, “L’Ave Maria di Bach”. E qui sta il punto.

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Parte la musica, gli arpeggi alla tastiera con l’orchestra del festival che accompagna e che intona la melodia. Momento di smarrimento, perché prima dell’attacco la mente cercava nei ricordi la cosiddetta “Ave Maria di Bach”, per poi scoprire che il pezzo in questione era/è “L’Ave Maria di Gounod”, in effetti chiamata anche “Ave Maria di  Bach-Gounod”, melodia scritta dal compositore francese dell’Ottocento Gounod sulle armonie del primo Preludio del Primo volume del “Clavicembalo ben temperato” di Bach”. Detto molto ma molto in soldoni, è come se prendessimo e usassimo uno splendido giro di accordi di una canzone super dei Beatles per comporre una “melodia” che, come in questo caso, è diventato un brano conosciuto a livello mondiale, insieme all'”Ave Maria di Schubert”. Insomma lezione di storia della musica da Sanremo, ma a metà (una trappola a dire il vero in cui cadono in parecchi): non completamente sbagliata ma abbastanza inesatta da depistare. Ora quando (tanti) italiani sentiranno quel pezzo diranno (o si diranno) ecco “L’Ave Maria di Bach”. E Gounod che ha scritto la melodia dove lo mettiamo? Comunque vedere Francesca Sofia è stato un bello spettacolo e poi al piano se l’è cavata bene, al livello dei suoi tre anni di pianoforte.