[photopress:buffet_colazione_hotel_bellavista_lignano.jpg,thumb,pp_image]Uno degli elementi assurdi del referendum sul protocollo del welfare (che cavolo di gergo mi tocca usare) è la presunzione che sia una prova di democrazia. “una grande prova di democrazia” si sono affrettati a dire i sindacalisti. A me sembra una prova di corporazione: qual è la legittimità di un voto senza regole precise e senza precise procedure e senza un preciso corpo elettorale, messo in piedi in fretta e furia dai sindacati? Perchè scomodare la democrazia? Che paese è quello il cui governo eletto dal popolo non solo deve contrattare le sue scelte (orribili in questo caso) con i sindacati e poi permettere a questi ultimi di mettere in piedi una pagliacciata ipocritamente democratica? Quanti parasubordinati, che vedranno il loro contributo salire al 26.5 per cento, hanno partecipato al referendum? La democrazia da buffet è la straordinaria invenzione italica per cui ognuno può scegliersi al tavolo la pietanza democratica che più gli piace e più gli fa comodo. Che palle questo assemblearismo sessantottino di un classe dirigente che ha paura anche della sua ombra.