Fuoco amico
Cari commensali, le nostre ultime discussioni sono nate da alcune provocazioni che ho voluto fare su alcune misure pop annunciate dal governo Berlsuconi. Ho parlato, e male, della Robin tax e dei tetti agli stipendi, e financo delle esclusioni Ici. Non ho parlato della giusta richiesta del nucleare, delle ottime misure su premi e straordinari e sulle ipotesi di riforma della pa. Insomma sono stato fazioso, più che fazioso. Devo una spiegazione.
Quando un governo ha davanti a sè cinque anni di legislatura e ne ha avuti altrettanti dietro alle spalle, ha una grande carta per provare a riformare il nostro benedetto Stato. Mi sarei immaginato una partenza sprint. Avrei voluto la medesima decisione mostrata su Napoli, anche sull’economia. Insomma avrei voluto un esecutivo meno pop e più impop. Chiessenefrega delle critiche popolari, quanto si ha un tratto preciso e univoco.
Assecondare gli umori o frenarsi per non essere criticati da sinistra non vuol dire essere democratici. Probabilmente questo è il miglior governo che potessimo votare. Ma le difese d’ufficio sono una spezia che non piace al cuoco di questa zuppa.