Paraculi
La Banca del Sud è un’idea alquanto bizzarra. Per non dire di più. Domani ne scopriremo i dettagli dal consiglio dei ministri. L’idea da cui nasce è che le banche commerciali tradizionali siano delle incapaci, se non peggio, e dunque vale la pena per lo Stato di farsi promotore di un’iniziativa di senso pubblicistico. Un orrore, secondo chi scrive. Ma, ripeto, vedremo i dettagli presto.
Ma una cosa è certa e la dimostra il comunicato stampa del presidente dell’Associazione Contribuenti.It, gli appetiti per avere una poltroncina crescono. Come ai vecchi bei tempi delle banche controllate dalla politica.
Leggetevi e godetevi il comunicato che segue con la splendida conclusione logica che prevede.
Che paraculi.
BANCA DEL MEZZOGIORNO, CONTRIBUENTI.IT: 4 ITALIANI SU 5 FAVOREVOLI.
ROMA – “Abbiamo aderito all’idea lanciata da Tremonti, sin dal 2004,
di costituire una banca ad azionariato popolare diffuso dopo aver
condotto un sondaggio tra i contribuenti i quali si sono espressi in
maniera favorevole con una percentuale dell’83%. Da allora sono stati
oltre 200.000 coloro che hanno manifestato interesse per
l’iniziativa.” Lo afferma Vittorio Carlomagno, presidente di
Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani al termine del
convegno tenutosi oggi a Palermo su “Etica delle banche”.
“La vera novità della Banca del Mezzogiorno” – continua Carlomagno –
“è che sarà aperta all’azionariato popolare diffuso, con l’obiettivo
di sostenere lo sviluppo economico del Sud. E’ la prima volta che si
vuole realizzare un programma in favore del Sud per sostenere e
proiettare la vitalità economica e sociale del Mezzogiorno,
riscoprendo le sue origini storiche e la sua cultura millenaria,
valorizzando le idee imprenditoriali e combattendo il gravoso fenomeno
dell’usura”.
“Proprio per questi motivi – conclude Carlomagno – riteniamo debba
entrare di diritto un rappresentante dell’Associazione Contribuenti
Italiani nel Comitato Promotore della Banca del Mezzogiorno per meglio
rappresentare le istanze dell’azionariato popolare e dei contribuenti
in genere oltre che per garantire la massima trasparenza alla neonata
Banca.”