Qualche contraddizione liberal garantista dei nostri cuochi pidiellini.
Si dice, e lo dice in particolare Bocchino da AN: “il candidato del polo in Campania, Cosentino, è, avendo letto le 300 pagine di carte giudiziarie, decisamente oggetto di un accanimento giudiziario”. Bene, perfetto e dunque: “Dunque – dice Bocchino – pur ritenendolo innocente non si può candidare alla presidenza della Regione campania, ci metterebbe in difficoltà, ci farebbe perdere voti proprio mentre cerchiamo di strapparla alla sinistra”. Bene. Ci può stare, garantismo a parte. Ma caro Bocchino si sta forse dimenticando il nostro adorato Cav? Non è forse indagato? Non riteniamo forse che sia anche egli innocente? Dobbiamo immaginare che adesso chieda anche all’adorato Cav di farsi da parte con i medesimi argomenti che utilizza per il suo amico Cosentino?
Ma ci faccia il piacere. Le questioncelle campane sbrigatevele tra di voi.
Si dice. e lo dicono molto bene Ronchi e Fitto, privatizziamo i servizi pubblici locali. Son gestiti male, malissimo da comuni, province e regioni e ci costano un sacco di quattrini. Li abbiamo difesi riguardo alla previsione di liberalizzare parzialmente anche la distribuzione dell’acqua. Un piccolo passo avanti, più di filosofia che di pratica. Ebbene il modesto cuoco che cucina questa zuppa si batte contro tutti a favore dell’impopolare “privatizzazione dell’acqua” come timida apertura al mercato e questi che ti combinano? Ti pubblicizzano le banche. In Puglia, Sicilia, Campania e Calabria avremo acqua privata ( e a noi piace eccome) e una Banca del Sud pubblica (che a noi repelle)?
Qualche contraddizione di troppo, è il minimo che si possa dire.