Lezione di stile
Ricevo e pubblico
Oggi, mentre ero in fila alle poste, seduto a scrivere un appunto, mi si siede accanto una donna (signora?) di ca. 35 anni. Mi chiede con garbo se puo’ sfogliare il mio Il Giornale appoggiato sul sedile di mezzo.
Non richiesto, mi ha detto come certe persone “proprio non vogliono capire l’evidenza dei fatti: come fanno cosi’ tanti cretini ad insistere a votare un partito che non sa neanche presentare delle liste elettorali…..”
Le ho fatto notare l’articolo di Enrico Lagattolla in pag. 3 sul numero di errori anche nella raccolta delle firme del PD, e senza neanche finire di leggere il titolo, “e questo sarebbe un giornale obbiettivo secondo lei…”.
Conoscendomi, e dato che quando cercavo di metterci qualche parola lei “mi parlava sopra”, ho preferito troncare li e le ho detto che lei poteve ritenersi degna di criticarmi soltanto se come me si legge tre, quattro giornali al giorno, e me ne sono andato da un’altra parte ad aspettare.
Quello che mi colpisce del siparietto, (sono ingenuo?) e’ che tra la gente da cui meno te l’aspetti, si trova tanto astio cieco e acritico e tanta protervia. Protervia, si, perche’ quella signora io non la conosco neanche di vista.
E per il solo fatto che lei creda di sapere e capire tutto quello che c’e’ da……….. si, si arroga il diritto di offendermi gratuitamente, “….tanti cretini….”.
Cosa puo’ insegnare in merito al vivere civile, al rispetto per il prossimo e la tolleranza per il diverso una madre (peggio, un’insegnante) in una persona simile?
Confesso di esserci rimasto male, ma non mi sentivo di mettermi al suo livello e in pubblico.
Leno Lazzari
P.S. Per la cronaca, di giornali pro Berlusca leggo SOLO
Il Giornale. Poi vengono il Riformista, il
Corriere,il Messaggero e talvolta il Sole 24 Ore, e
mi ritengo mediamente informato. Tuttavia, tante
certezze granitiche non le ho. E quelli dalle
certezze incrollabili mi danno fastidio, sia che
siano di cx che di cs.