Non ci si può credere. Che ti combina questo governo che si professa liberale? Tac: ti impone una tariffa minima per le parcelle dei vostri avvocati. Avete capito bene. Ieri il Senato ha deto il via libera alla riforma forense: tra poco verrà approvata anche alla Camera. Sì certo dentro ci saranno mille cose buone e giuste. Ma un solo ingrediente è sufficiente a rovinare l’intera zuppa. La riforma cancella la liberalizazzione fatta da Bersani. I motivi saranno splendidi, ma la sostanza è presto detta: da ora in poi gli avvocati non si potranno fare concorrenza sulle tariffe. Da che mondo e mondo oltre alla qualità del servizio, conta ovviamente anche il prezzo che siamo disposti a pagare. Un principio liberale, scolastico, che vale in tutti i campi dell’economia di mercato. Ma per gli avvocati, per questo governo e per il ministro avvocato pro tempore (verrà infatti cancellato dall’albo per non esercizio della professione, grazie alla sua liberale riforma)Alfano no. Bravi complimenti. Perchè non introducete che sò una tariffa minima pre i falegnami? O meglio per i cuochi, come il sottoscritto. Stabilite per legge che il cuoco possa essere pagato meno di mille euro al mese. D’altronde volete mettere il rischio di venire avvelenati con una zuppa mal fatta. E il rischio che qualcuno alla ricerca di lavoro vi faccia uno sconto.
Ma questi il mercato se lo sognano solo nei programmi elettorali?