Cancellieri. Le date. Giudicate voi
17 luglio del 2013 mattina. Giulia e Jonella Ligresti vengono arrestate. Il fratello Paolo, residente in Svizzera, è ricercato. Al padre Salvatore Ligresti vengono concessi gli arresti domiciliari. Accusa della Procura di Torino: falso in bilancio e manipolazione del mercato. Per farla breve i Ligresti avrebbero sottostimato le riserve di capitale necessarie per tenere in piedi la loro compagnia assicurativa per più di un miliardo. Questo dato emerge anche in un’intercettazione telefonica (28 dicembre 2012) tra l’allora direttore generale della Fonsai, Piergiorgio Peluso (figlio del ministro Cancellieri) e un’altra persona.
17 luglio del 2013, ore 16.41. Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri chiama da un numero fisso del ministero la sua amica trentennale Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti. Si dice sconvolta di ciò che è avvenuto alla famiglia Ligresti, si mette a disposizione per dare all’amica l’aiuto possibile. Questa la frase clou: comunque guarda qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta.
18 luglio del 2013. Gabriella Fragni (compagna di Salvatore Ligresti) chiama sua figlia. é una telefonata chiave e dal contenuto sibillino. La Fragni fa riferimento ad una telefonata che ha fatto il giorno prima e dice: Ieri ho avuto una telefonata che poi ti dirò. Gli ho detto: ma non ti vergogni di farti vedere adesso? Ma che tu sei lì perché ti ci ha messo questa persona. Ecco capito? Ah son dispiaciuta… No, non si è dispiaciuti! Sono stati capaci di mangiare tutti…. I magistrati il 20 agosto chiederanno alla Fragni se la telefonata a cui si riferiva era quella con il ministro Cancellieri. La Fragni dice che si tratta di uno sfogo e di non riferirsi a nessuno in particolare.
2 agosto del 2013. Gli avvocati di Giulia Ligresti chiedono il patteggiamento. L’ipotesi di pena è inferiore a quella che prevede il carcere.
5 agosto del 2013. Ci sono i primi documenti ufficiali dal carcere di Vercelli sul peggioramento delle condizioni psico fisiche di Giulia.
6 agosto del 2013. Il Gip Silvia Salvadori nega gli arresti domicialiari, nonostante il parere favorevole della Prucura.
14 agosto del 2013 – La direttrice pro-tempore del carcere, Giuseppina Piscioneri, riceve dalla Climaco e da Samuela Cuccolo, comandante della polizia penitenziaria, la relazione della psicologa Ghisalberti (redatta il 12 agosto) e la trasmette subito agli Uffici Giudiziari di Torino.
17 agosto del 2013 – Il Corriere della Sera pubblica un articolo sui problemi di salute di Giulia Ligresti.
17 agosto del 2013 ore 18:54. Gabriella Fragni telefona ad Antonino Ligresti, fratello di Salvatore, e gli chiede di contattare il ministro.
18 agosto del 2013– Antonino Ligresti tenta di contattare la Cancellieri per due volte: alle 17:19 non riceve risposta, alle 19:33 lascia un messaggio.
19 agosto del 2013 – Il procuratore Vittorio Nessi affida al medico legale Roberto Testi il compito di visitare Giulia. Alle 13:33 la Cancellieri chiama Antonino Ligresti, che alle 14:25 telefona alla Fragni: «Ho stabilito il contatto». Il ministro dirà al procuratore Nessi che il giorno stesso («a memoria, il 18 o il 19 agosto») ha «sensibilizzato» i due vicecapi del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, «perché facessero quanto di loro stretta competenza».
18 o 19 agosto del 2013. In un’intervista al Sole 24 ore il vicecapo del Dap Cascini dice di aver ricevuto una telefonata dalla Cancellieri. Ma di non aver fatto nulla, conosceva la situazione e per din più era appena andato in vacanza. Cascini dice di sapere che il ministro telefonò anche al suo collega Pagano con la medesima richiesta.
20 agosto del 2013. La Fragni viene interrogata in procura a Torino per dare conto delle telefonate.
21 agosto del 2013- Antonino Ligresti invia un sms al ministro chiedendo se ci sono novità. La Cancellieri risponde di avere segnalato la cosa.
22 agosto del 2013– Il procuratore Vittorio Nessi va a Roma per ascoltare la Cancellieri.
27 agosto del 2013 – Il medico Testi visita Giulia. «La permanenza in carcere costituisce un concreto danno per la salute del soggetto», scrive nella relazione. Nuova istanza della difesa per ottenere arresti domiciliari.
28 agosto del 2013 – Su richiesta della procura di Torino, Giulia Ligresti ottiene gli arresti domiciliari.