Aldo Canovari, l’uomo che rende più Liberi i Libri
Chi è John Galt, ci si chiede retoricamente nello stupendo romanzo Atlas Shrugged di Ayn Rand. È l’eroe sconosciuto che combatte contro il mondo del conformismo, del politicamente corretto, è l’icona della libertà di impresa. Non esagero, ma anche noi abbiamo il nostro John Galt e in modo meno anglosassone si chiama Aldo Canovari. Un signore, classe 1946, da Macerata, che da esattamente trent’anni tiene in piedi la casa editrice LiberiLibri. A mani nude contro i cararrmati dell’editoria, pubblica libri liberali: autori noti e meno famosi, italiani e stranieri, classici e contemporanei. Il suo catalogo, i lettori di questa rubrica in parte lo conoscono. Da Burke ad Antonio Martino, da Ron Paul a David Friedman. Ha una collana originale e interessantissima, come quella del «Monitore Costituzionale», in cui vengono raccontate le più importanti costituzioni liberali, e le magnifiche «Oche del Campidoglio».Tutti noi abbiamo un debito verso Canovari. Un editore straordinario che traduce, seleziona e spende. Contro tutti e senza l’aiuto di nessuno. Si diverte, Canovari: «Lo scopo del presente libro scrive in una nota equivoca dell’editore-curatore al libretto Sui libri malvagi è riparare per quanto possibile al male sventatamente provocato, nel corso di questi anni, con alcune nostre pubblicazioni che hanno incoraggiato la perniciosa pratica del libero pensiero». Ma è anche ovviamente serio. Nell’introduzione del Mito virtuista di Pareto scrive: «Questo libro può metterci in guardia dai tanti nuovi tabù e proibizionismi del pensiero e del linguaggio, oggi consolidatosi in nome del politically correct, i quali vanno mutilando le nostre libertà».Sarebbe troppo lungo ricordare tutti i meriti editoriali di Canovari. In una recente intervista, a chi gli chiedeva per quale motivo facesse l’editore rispondeva: «Provo piacere nel dare l’opportunità ad altri di scoprire orizzonti mentali e culturali nuovi e diversi da quelli che ci hanno nutriti e accompagnati fin dall’infanzia. La soddisfazione di vedere pubblicati Facezie di Voltaire, o Difendere l’indifendibile di Walter Block, o Tenera è la legge di Giancarlo Bagarotto (presidente emerito del Consiglio di Stato) è per me la vera moneta che ripaga tanti sacrifici».Canovari ci ha regalato dei libretti confezionati in modo elegante e colorato, con una carta magnifica e una stampa all’altezza, ma soprattutto ci ha insegnato che la molla che spinge un imprenditore (come direbbe Einaudi) non è solo il profitto, ma qualcosa che è molto più importante: l’orgoglio di fare qualcosa in cui si crede.Buon Compleanno, LiberiLibri.